CGIL Informa - 29 luglio 2021, 17:01

Fiom Cgil, Mandraccia: “È sciopero! Occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire per bloccare i licenziamenti”

Confermato venerdì 30 luglio sciopero delle ultime 2 ore di lavoro di ogni turno in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Savona

Dopo lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria nei giorni scorsi, alcune aziende e multinazionali, tra cui Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre, hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori. Si tratta di decisioni inaccettabili, che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione e il reddito dei lavoratori, per impedire la riduzione della capacità industriale del Paese, per evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e per rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”.

È quanto riporta la nota stampa di Fiom Cgil Savona.

Le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunità europea sul PNRR  - spiega Andrea Mandraccia, segretario Fiom Cgil Savona - vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del Paese, per realizzare la transizione ecologica e digitale, per dare soluzioni alle tante crisi aperte e per creare nuova e stabile occupazione. Per fare questo occorre riformare gli ammortizzatori sociali rendendoli universali ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali quali la difesa dell’occupazione, il superamento della precarietà lavorativa, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Per tutte queste ragioni  - puntualizza Mandraccia - occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico”.

“Scioperiamo pertanto tutte e tutti per dire no ai licenziamenti, per riformare gli ammortizzatori sociali e difendere l’occupazione, per dare finalmente soluzioni concrete e positive alle crisi aziendali aperte, per vincolare gli investimenti del PNRR ad una occupazione stabile e ad un lavoro in salute e sicurezza e per impedire alle multinazionali e ai fondi di investimento di speculare e distruggere l’industria e il lavoro. Il lavoro non si tocca”, conclude il segretario Fiom Cgil Savona.                               

Redazione