Un appartamento moderno, messo a disposizione da Arte Savona, l'ente che si occupa dell'edilizia residenziale popolare, per dare a chi ha avuto problematiche di tipo psichiatrico e che cominciano una nuova vita.
E' il progetto di "cohousing" ideato da Regine Liguria, Asl 2 savonese e Comune di Savona concretizzatosi quest'oggi nel pomeriggio in via Moizo, dove sono state consegnate le chiavi della nuova abitazione a tre persone.
"L'alloggio può ospitare quattro persone. Al momento saranno tre gli assegnatari di questo appartamento che permetterà di riappropriarsi della propria vita dopo un percorso di cure" ha spiegato l'assessore regionale all'edilizia Marco Scajola, specificando che "Arte, e quindi Regione, ha messo a disposizione alloggio, Asl si occuperà dell'assistenza socio-sanitaria necessaria il comune metterà a disposizione i suoi servizi sociali per ogni tipo di assistenza".
"Grazie alla collaborazione con le altre istituzioni - ha detto il Direttore Socio Sanitario di Asl2, Adriana Brusa - con questo progetto riusciremo a dare agli utenti che occuperanno questi alloggi l'impulso decisivo per riappropriarsi di una vita piena e soddisfacente".
"Questo è il primo passaggio e vorrà esserci anche un ritorno alla vita anche lavorativa. Ragioneremo sulla progettualità proprio per cercare di reinserirli lavorativamente, per questo a loro faccio un grande in bocca al lupo" ha detto la prima cittadina savonese, Ilaria Caprioglio.
"Volevo ringraziare la Scuola Edile che ha aiutato a dar vita all'appartamento oltre a lavorare ad una progetto realizzato così da ragazzi per ragazzi. Il cohousing è innovativo per la nostra provincia, è esemplificativo di un modello che come dipartimento parte con aspetti sanitari ma che arrivano ad essere anche sociali" ha aggiunto Calogero Sprio del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'Asl2.
"Questo progetto segna la direzione verso cui il sistema socio-sanitario del nostro territorio deve andare - ha invece sottolineato il presidente Toti - recuperare delle persone, offrirgli un progetto di vita autonoma che ha il suo centro in una casa dove poter vivere, poi un inserimento lavorativo e una socialità".
Una sorta di esperimento, lo ha definito ancora Toti, che traccia quello che vuole essere il post pandemia della sanità regionale "che unitamente al bando 'Qualità della vita' che ha assegnato a Savona delle somme per ristrutturare un ulteriore quartiere dimostra la capacità di collaborazione tra enti diversi".
"Sono progetti che stiamo portando avanti in tutta la Liguria per dare la possibilità a queste persone di avere una seconda opportunità. Proprio perché stiamo vivendo una fase difficile dovuta al Covid dobbiamo pensare a chi è ancor più difficoltà. Nessuno deve restare indietro" ha concluso l'assessore Scajola.