Dopo lo sciopero con presidio davanti all'azienda dello scorso 1 giugno quest'oggi nuovo stop del trasporto pubblico locale con i lavoratori che hanno incrociato le braccia in piazza Sisto a Savona.
Le interlocuzioni avute da parte dei sindacati e dell'rsu con l'azienda e con la Prefettura non erano servite a placare la tensione che è sfociata così in uno sciopero dei lavoratori per la durata di 24 ore.
I lavoratori rivendicano il mantenimento della gestione pubblica di un servizio essenziale per i cittadini; il ripristino di corretti livelli di manutenzione degli autobus necessari per la sicurezza tramite una gestione più oculata del reparto officine, investimenti sui ricambi e prevedendo assunzioni di meccanici e lavatori; la stabilizzazione dei conducenti ad oggi assunti con contratti a termine considerando la pesante carenza di organico che porta a prestazioni straordinarie quotidiane; il mantenimento delle condizioni economiche dei lavoratori in essere, con i giusti riconoscimenti aggiuntivi con lo scopo di raggiungere una congrua retribuzione in linea alle responsabilità che gli stessi affrontano quotidianamente; l'installazione urgente di sistemi di protezione dei conducenti e impianti di videosorveglianza su tutti i mezzi.
“La situazione si è aggravata soprattutto legate alla sicurezza che in questo periodo dell’anno sempre tragica con le continue aggressioni al personale - dice Fabrizio Castellani, Filt Cgil - si sta anche profilando all’orizzonte un problema con alcuni enti importanti come la Provincia e il comune di Calizzano che non hanno ancora provveduto a rinnovare e approvare il nuovo statuto. Questo ci preoccupa, a metà mese il presidente provinciale avrebbe detto che avrebbe organizzato un consiglio provinciale apposito per Tpl, il 5 agosto giorno dell’assemblea dei soci è molto vicino, siamo ancora fiduciosi che tutto andrà apposto ma se così non sarà ne trarremo le dovute conseguenze”.
“L’azienda ha comunque detto che metterà i vigilantes nei weekend, ma chiediamo la massima attenzione per quanto riguarda la manutenzione, i lavaggi, la sostituzione dei mezzi, abbiamo bisogno di un intervento di Tpl e degli enti proprietari - prosegue Danilo Causa, Fit Cisl - A noi preme il discorso politico, il presidente della Provincia insieme a quei due o tre comuni ci diano una risposta chiara e ci presentino uno statuto immediatamente, i lavoratori hanno bisogno di certezze per riuscire a partire con il progetto in house. Non può essere l’immobilismo provinciale o di qualche comune che ci mette in queste condizioni”.
“I lavoratori vogliono concretezza, niente chiacchiere. Non è andata come speravamo andasse, non c’è solo la sicurezza al centro, problema comunque presente in tutta Italia, i lavoratori chiedono di lavorare in modo sereno e di cercare di portare la pelle a casa - continua Giuseppe Gulli, Uiltrasporti - chiediamo garanzie all’azienda, alla politica, che mettano al centro in agenda il tema del trasporto pubblico locale e ad oggi non è cosi. Non si può pensare di trasporto pubblico solo quando c’è necessità, deve essere finanziato, progettato e pensato, abbiamo una rete ferma ad anni fa, bisogna rivedere i servizi in linea con quelle che sono le esigenze dei cittadini, garantendo i contratti dei lavoratori”.
Una rappresentanza dei sindacati, Cigl, Cisl, Uil, Faisa, Ugl e Cub questa mattina verrà ascoltata dall'assessore al bilancio Silvano Montaldo.