Politica - 18 luglio 2021, 12:13

Pietra, mozione del consigliere Carrara per la revoca del senso unico sul lungomare: "Pronti alla sottoscrizione popolare ed eventualmente ad un referendum"

L'esponente di minoranza: "I tempi sono maturi perché la situazione sta diventando insostenibile"

"Ancora una volta venerdì 16 luglio una estenuante coda sull'Aurelia ha bloccato il traffico in direzione Finale Ligure. La causa è sempre la stessa: il senso unico sul lungomare di Pietra Ligure". Così Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra (Gruppo "Centrodestra"), comunica la presentazione di una nuova mozione con il quale richiederà la revoca del senso unico sul lungomare pietrese.

"Ma preannuncio che ricorreremo agli strumenti che mette a disposizione lo Statuto del Comune: proposta di iniziativa degli elettori; promozione di un referendum tra i cittadini - aggiunge Carrara - I tempi sono maturi perché la situazione sta diventando insostenibile".

"Dopo un anno e mezzo esatto dalla sua istituzione, 16 gennaio 2020, il senso unico sul lungomare di Pietra Ligure continua ad avere effetti devastanti: per il possibile 'blocco' ogni giorno e ad ogni ora della via Aurelia, in direzione Finale Ligure; per l'inquinamento dell'aria causato da auto ferme o rallentate sull'asse della via Aurelia; per l'inquinamento dell'aria sulla parte finale del lungomare, quando il casello ferroviario è chiuso; per il diradamento dell'affluenza dei frequentatori del centro storico cittadino, che, scoraggiati dalle limitazioni imposte, scelgono opzioni alternative" si legge nel documento che verrà presentato dall'esponente di minoranza.

"È stata fatta ed è in corso una petizione-sondaggio on-line circa la situazione del blocco del traffico sull'Aurelia, causato dal senso unico del lungomare di Pietra Ligure ed il risultato (nemmeno ancora definitivo) è che, in pochi giorni, centinaia di utenti, che hanno superato il migliaio, chiedono che la causa del blocco giornaliero del traffico sull'Aurelia, cioè il senso unico sul lungomare pietrese, venga revocato - prosegue Carrara - Non vogliamo, né ci compete, entrare nel merito di quest'iniziativa: ovviamente lo faranno, se lo riterranno, i suoi promotori. Tuttavia, sappiamo benissimo che essa possa essere ignorata o snobbata, non avendo nessun valore giuridico, essendo stata firmata da utenti di ogni residenza o provenienza, non solo da cittadini pietresi. Ma 'sottovalutarla' o prenderla come ha fatto il sindaco De Vincenzi come: 'solo speculazione politica' riteniamo sia un grande errore oltre che una mancanza di rispetto nei confronti dei promotori e dei tanti cittadini che hanno impegnato il loro nome e cognome".

"Il sindaco De Vincenzi, in risposta alla petizione on-line, abbiamo letto che, tra le altre cose, ha dichiarato che causa degli incolonnamenti sulla via Aurelia sarebbero stati i lavori in corso sull'Autostrada, in particolare quelli nella galleria tra Finale Ligure ed Orco Feglino - continua il consigliere - De Vincenzi, senza argomenti, per ostinarsi a mantenere una decisione che è soprattutto sua, si arrampica, ma con tono pontificale, 'sugli specchi' per dimostrare una sua tesi con un'assurdità. Infatti, le code sull'Aurelia si formano, da un anno e mezzo, sempre verso Finale Ligure e mai provenendo da Finale Ligure. Semmai, per giustificare le code che vanno in direzione di Finale Ligure e che interessano per chilometri la via Aurelia di Pietra Ligure ed anche Loano e Borghetto, i lavori in autostrada avrebbero dovuto riguardare non la galleria tra Finale e Orco Feglino, ma quella a Borghetto S. Spirito o quel tratto autostradale, con fuoriuscita dei veicoli a Borghetto ed intasamento conseguente dell'Aurelia. Tuttavia, lavori nella galleria e nel tratto di Borghetto non ce ne sono stati, specialmente in tempi recenti".

"Il fatto di accusare i lavori autostradali nelle gallerie a monte di Finale come i responsabili della causa delle code sull'Aurelia a Pietra Ligure in direzione proprio di Finale Ligure, rappresenta veramente solo una scusa 'patetica', senza senso, che non fa onore a chi l'ha pronunciata, perché fatta senza rispetto per chi la deve ascoltare. Tutto per ostinarsi a non voler ammettere e riconoscere che la causa di tanti disagi ed inconvenienti è solo una: il senso unico sul lungomare di Pietra Ligure" spiega inoltre Mario Carrara.

Redazione