“Nessuna ripicca, abbiamo sempre dato spazio al Savona e piu attività ci sono meglio è, ma bisogna rispettare il contratto con il Vado Calcio e il regolamento”.
Non le manda a dire al vicepresidente del Savona Simone Marinelli (LEGGI ARTICOLO), il sindaco di Vado Monica Giuliano, attaccata perché il comune vadese non avrebbe firmato la sub-concessione per l'utilizzo dello stadio Chittolina e del Dagnino ai biancoblù. La prima cittadina ha però voluto mettere i puntini sulle i sulla questione.
“Non voglio farmi influenzare dalle sue parole, molto pesanti, ma lo stadio comunale è in concessione al Vado e l’atto prevede gli investimenti proprio da parte dell’amministrazione e della società - spiega Monica Giuliano - l’utilizzo è riservato alle squadre vadesi perché gli investimenti sono stati fatti dal comune e dalla comunità, c’è un regolamento che lo dice”.
Il Pro Savona (o Savona Fbc), dopo aver sondato diverse alternative in città e nei paesi limitrofi, nei giorni scorsi aveva trovato nel Vado del presidente Tarabotto un interlocutore consenziente alla sub-concessione per allenamenti e partite. La richiesta arrivata sul tavolo dell’ufficio sport comunale è però ritornata al mittente senza assenso, visto che lo stesso club vadese nei mesi scorsi si era opposto alla richiesta di utilizzo delle strutture da parte di società sportive del territorio di Vado.
“Qualsiasi altra richiesta deve essere valutata dal comune e il Vado ha negato l’utilizzo ad altre società vadesi - prosegue la prima cittadina - per me se il Vado riesce ad organizzare le sue attività inserendo le altre realtà sportive e il Savona nessun problema”.
“Se ci sono si valuteranno in modo imparziale tutte le domande quindi restituisco al mittente queste accuse che sono gravissime e pretendo delle scuse - continua il sindaco - Non permetto al vicepresidente di usare queste parole, è una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini vadesi. Non faccio figli e figliastri”.
“La lettera di diniego che il comune ha mandato al vado è stata inviata dal settore sport del comune che rispetta i regolamenti - aggiunge - Si seguono i criteri di priorità e Marinelli è molto scorretto che usi termini impropri, che ritiri quello che ha dichiarato. Lo stadio è un bene pubblico della collettività di Vado e delle società vadesi, non è privato e abbiamo investito milioni di soldi pubblici".
Insomma, "se c’è spazio il Savona viene, se no non se ne fa nulla” conclude il sindaco Giuliano.