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Sanità | 09 luglio 2021, 11:38

Santa Corona, buone sensazioni dall'incontro dei medici con il presidente Toti. Dr. Marabotto: "Rassicurazioni su permanenza del Dea e sugli investimenti"

Il direttore della struttura di chirurgia vascolare ed endovascolare ha guidato una delegazione di medici del nosocomio pietrese ricevuta in Regione. Nel frattempo è andato deserto il bando di Asl 2 per anestesisti e rianimatori

Santa Corona, buone sensazioni dall'incontro dei medici con il presidente Toti. Dr. Marabotto: "Rassicurazioni su permanenza del Dea e sugli investimenti"

"L'incontro è sostanzialmente andato bene, il presidente Toti ha dato rassicurazioni sul futuro del Santa Corona ma soprattutto sulla permanenza del Dea di II livello che è ciò che ci sta più a cuore". Così il dottor Massimo Marabotto, direttore della struttura di chirurgia vascolare ed endovascolare dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, che nei giorni scorsi ha ha guidato una delegazione dei medici del nosocomio pietrese ricevuta in Regione dal governatore Giovanni Toti.

"Il presidente ha inoltre rassicurato sugli investimenti di cui il Santa Corona ha bisogno - prosegue il dottor Marabotto - investimenti che a nostro avviso sono principalmente dirottati verso Genova rendendo il ponente la Cenerentola della sanità, in particolare l'ospedale di Pietra Ligure nonostante il livello elevato di qualità che può vantare. Dalla politica queste rassicurazioni sono state ripetute più volte nel tempo, abbiamo comunque richiesto una scaletta dei lavori che sia controllabile". Gli investimenti previsti riguarderanno sia le strutture che il personale medico: "Il Santa Corona è una struttura a padiglioni che dovrà essere ottimizzata, ma pare che i fondi ci siano e siano già stanziati - continua il medico dell'ospedale pietrese - inoltre serviranno anche investimenti relativi alle attrezzature e alle figure professionali".

A proposito di figure professionali, è andato deserto il bando di gara che l'Asl 2 savonese ha indetto per reclutare anestesisti e rianimatori da impegnare nei prossimi 6 mesi nei turni notturni (sia all'ospedale di Pietra Ligure che al San Paolo di Savona), le cui prestazioni di servizio saranno garantite dalle cooperative. L'azienda sanitaria ha fatto comunque sapere che nei prossimi giorni bandirà un nuova gara con alcuni cambiamenti tra le condizioni del capitolato.

"Le situazioni si possono risolvere anche in altro modo - aggiunge Marabotto sul tema del reperimento del personale medico - attraverso l'università e cercando di far crescere gli specializzandi, cercando di creare bandi di concorso regionali e non mirati al singolo ospedale. C'è tutta una serie di procedure che bisognerebbe mettere in campo in modo tale che le persone possano essere destinate agli ospedali, anche periferici. Naturalmente è nella logica dei medici fare carriera, come del resto di tutti i professionisti, però un primo incarico in un ospedale di provincia ci può stare".

"C'è però, soprattutto, un problema legato alla rete formativa: quella di Genova, quantomeno di anestesia, è scandalosa. Al San Martino ci sono 135 anestesisti più 60 specializzandi tutti lasciati in quell'ospedale, dal punto di vista della didattica e della crescita professionale sarebbe meglio se fossero mandati a vedere cosa succede da altre parti. Servirebbe un pochino più di lungimiranza, mandando questi specializzandi a formarsi anche negli ospedali periferici" conclude infine il direttore della struttura di chirurgia vascolare ed endovascolare dell'ospedale Santa Corona.

Roberto Vassallo

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