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Attualità | 09 luglio 2021, 12:45

Nuovo Direttore del Teatro Chiabrera di Savona: primo in graduatoria Rajeev Badhan

A questo punto la graduatoria dovrà essere approvata definitivamente dopo la verifica delle autocertificazioni presentate dai candidati e poi potrà essere ufficializzato il successore dello storico numero uno del teatro savonese Roberto Bosi

Nuovo Direttore del Teatro Chiabrera di Savona: primo in graduatoria Rajeev Badhan

52 punti totali per potersi aggiungere il bando di concorso e diventare così il nuovo direttore a tempo indeterminato del Teatro Chiabrera di Savona.

Rajeev Bahdan, 38 anni si è classificato al primo posto, sommando le prove scritte e orali (rispettivamente 22 e 30 punti), superando di un solo punto Francesca Giacardi (22 e 29) e di due Raffaella Grosso (28 e 22).

A questo punto la graduatoria dovrà essere approvata definitivamente dopo la verifica delle autocertificazioni presentate dai candidati e poi potrà essere ufficializzato il successore dello storico numero uno del teatro savonese, direttore dal 1983 quando sostituì Renzo Aiolfi, Roberto Bosi.

Badhan nato a Feltre in provincia di Belluno nel 1983, dopo una laurea in Biotecnologie Mediche ha conseguito una laurea specialistica in Produzione e Progettazione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia e si è diplomato come attore all’Accademia Teatrale Veneta specializzandosi poi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha seguito workshop con alcuni dei più importanti maestri della scena contemporanea come Thomas Ostermeier, Declan Donnelland, Virgilio Sieni ecc. anche a La Biennale Teatro di Venezia.

Ha fondato nel 2012 la compagnia SlowMachine, ed è regista degli spettacoli della stessa e di progetti video indipendenti e spot. Lavora come attore sia per il teatro che per il cinema ed è inoltre docente presso il laboratorio di regia video dell’Istituto superiore Leonardo da Vinci di Belluno. Dal 2014 è ideatore, Direttore Artistico e organizzativo della stagione teatrale del Teatro Comunale di Belluno "Belluno Miraggi" e ne supervisiona anche gli aspetti comunicativi, di promozione e d’immagine.

La commissione era composta dalla dirigente Marta Sperati, Alberto Merialdo, Luca Rebeggiani e Ilaria Magrini.

Erano state nel giugno scorso 59 le domande di candidatura presentate, 53 erano stati ammessi, 1 con riserva e sei erano stati esclusi.

Nei mesi scorsi a tenere banco è stata la discussione tra le diverse associazioni savonesi, il sindaco Ilaria Caprioglio e l'assessore alla cultura Doriana Rodino in merito proprio alla figura del direttore che secondo proprio gli esponenti del mondo culturale doveva essere divisa in due parti, un soggetto che avrebbe dovuto gestire la parte amministrativa e l'altro la parte artistica.

Della stessa linea le minoranze che in consiglio comunale e nelle diverse commissioni consiliari avevano accesso un vero e proprio dibattito che aveva portato anche all'audizione del direttore uscente.

Bosi, confermando la presa di posizione della prima cittadina e dell'assessore, aveva snocciolato la sua teoria mettendo in campo diversi esempi legati ad altri teatri italiani come ad esempio Ferrara, Cremona e Bergamo che avevano puntato su un unico direttore.

Prima dell'audizione del direttore nella terza commissione consiliare del 9 dicembre 2020, l'assessore Rodino aveva esposto i risultati degli incontri con le associazioni che avevano già richiesto per il futuro un tavolo di discussione. Su 37 presenti a Savona, in 16 si erano espresse favorevolmente al percorso stabilito, 12 contrarie (all'interno ci sono anche le associazioni che avevano deciso con una lettera di non partecipare), 5 si erano rimesse alla volontà dell'amministrazione e 4 non si erano espresse.

Per alcune associazioni il doppio incarico avrebbe comportato una doppia spesa e le due figure sarebbero potute entrare in conflitto, per altre invece la divisione delle competenze avrebbe comportato la possibilità di avere più consulenti e di dare opportunità ai lavoratori del territorio.

Divisione su chi invece dovrebbe diventare il direttore, dalla scelta di una persona proveniente dal territorio o invece puntare su giovani fuori provincia. No all'esternalizzazione invece e sì al bando per dare un segnale di meritocrazia.

Una settimana fa inoltre il sindaco ha consegnato l'encomio alla città a Roberto Bosi prima dello spettacolo in teatro di Vittorio Sgarbi.

Luciano Parodi

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