Entro il 31 dicembre ci sarà l’istituzione della Fondazione per la promozione dell’Università nel Ponente ligure (P.U.PO.LI.). Manca solo la firma del comune di Diano Marina ma gli altri 12 comuni soci hanno già firmato per il passaggio che sancisce il definitivo ‘tramonto’ della Società di Promozione per l’Università Spa (Spu), in favore della Fondazione (P.U.PO.LI.). Oggi in conferenza stampa il presidente della Provincia Domenico Abbo insieme all'amministratore unico della Spu spa Gianni Giuliano e al professore Andrea Zanini dell’Università di Genova, ma responsabile del Campus di Imperia, hanno fatto il punto della situazione in merito. Durante l’incontro si è fatto anche riferimento alle nuove progettualità per l’ateneo.
La nascita della Fondazione consentirà la permanenza della struttura nel territorio imperiese, oltre a quella di facilitare il rilancio dell'offerta formativa grazie al sostegno della Regione Liguria e alle sinergie con il tessuto economico.
“La trasformazione in fondazione, spiega Giuliano, è obbligatorio per legge ma vogliamo aprirla anche a privati, ad associazioni industriali e Camere di commercio per poter portare veramente l’esigenza formativa sul territorio e dare uno sviluppo ai due grandi settori che abbiamo in mente di promuovere ossia l’agrifood e il turismo. Due realtà che portano occupazione e attività economica sul territorio della provincia imperiese. Noi vogliamo che entro il 31 dicembre ci sia una profonda trasformazione sulla forma giuridica - istituzionale, ma anche nelle modalità di funzionamento della società che deve essere accanto ancora di più alla comunità di cui è espressione”.
In precedenza con la regione si era paventata l’ipotesi di vendere all’ente l’immobile, ma la trattativa alla fine si è chiusa con “un contributo per mettere in sicurezza alcune parti dello stabile. Noi rimarremo proprietari – sottolinea il presidente della provincia Abbo che evidenzia la necessità di sostenere l’attivazione di percorsi didattici sull’agroalimentare e il turismo.
“Lo scopo, sottolinea, è quello che la gente venga qua, si specializzi in questi settori e poi possa portare questa esperienza altrove. Fino ad adesso è stato un po’ il contrario. C’erano le lauree classiche dove i ragazzi studiavano ma altri conferivano questi titoli. Lo scopo è fare di quello di istituire poli di eccellenza per attirare anche studenti da fuori. Ciò è il futuro dell’università”.