Sanità - 09 luglio 2021, 10:09

Feste di piazza e assembramenti, preoccupa la finale dell’Italia all’Europeo. Sottosegretario Costa: "Senso di responsabilità, mettiamo le mascherine"

Al vaglio da settembre oltre all’obbligatorietà del vaccino per studenti e personale scolastico anche la scuola in presenza. Intanto Pfizer chiede il via libera per la terza dose

“Dobbiamo continuare ad usare senso di responsabilità e mantenere la mascherina in caso di assembramenti, evitando di dare occasioni al virus di espandersi. Giusto festeggiare ma rispettando le regole”.

Il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa interpellato ad Omnibus su La7 in merito alle feste di piazza per le vittorie all’Europeo dell’Italia ha chiesto attenzione e rispetto delle regole agli italiani. Nella giornata di oggi si svolgerà una riunione di coordinamento delle varie città italiane al Viminale proprio per discutere del tema sicurezza in vista della finale Inghilterra-Italia di domenica con al centro l’ordine pubblico e il problema sanitario.

Intanto Pfizer chiederà nelle prossime settimane il via libera per la terza dose del vaccino anti-Covid alle autorità regolatorie, tra cui la Fda in Usa e l'Ema nell'Ue. Gli ultimi dati sull'efficacia del vaccino parlano infatti di un periodo di sei mesi. Prima di tutto però bisognerà far sì che tutti gli italiani siano vaccinati almeno con la prima dose entro la fine dell’estate.

“Occorre sottolineare che non bisogna trasformare un atteggiamento di prudenza con uno di paura, è importante vaccinarsi, bisogna alimentare il rapporto di fiducia per il vaccino - continua Costa - Siamo nella condizione di andare avanti con le 500mila dosi al giorno arrivando all’immunità di gregge a settembre. Dobbiamo recuperare ora tutti quegli over 60 che non si sono vaccinati, rientrano in una fascia d’età che possono riscontrare problemi più gravi. Nei confronti della variante dobbiamo dire con forza che i cittadini sono più protetti con la doppia dose vaccinale”.

Nel frattempo è al vaglio l’ipotesi del vaccino obbligatorio per insegnanti e studenti per il rientro in classe a settembre. Il 15% del personale scolastico, oltre 200mila persone non avrebbe ricevuto neanche una dose. Però il tema obbligatorietà non convince. Il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi sta lavorando per raggiungere l’obiettivo della scuola in presenza, mettendo così nel cassetto la Dad.

“Questo deve essere l’obiettivo di tutti e del Governo e ci sono le condizioni per raggiungerlo - ha proseguito il Sottosegretario alla Salute sull’eliminazione della Dad e sul vaccino obbligatorio agli studenti e al personale scolastico— Su questo tema ci dobbiamo impegnare per una sensibilizzazione, i giovani veicolano di più il virus. Sull’obbligatorietà ad oggi non siamo ancora nella condizione di avere dati per fare riflessioni, con il passare della settimane emergerà”.

Luciano Parodi