Sono oramai diverse settimane che cittadine e cittadini segnalano problematiche legate alle prenotazioni delle prestazioni mediche e sanitarie, si tratta di difficoltà legate alla carenza di personale nei Cup e ai conseguenti tempi di attesa lunghi, prima di riuscire a parlare con un operatore, che sappiamo essere oberato di chiamate. Altro annoso problema è quello legato alle tempistiche correlate ai codici B (10 giorni) e D (30 giorni). Infatti quasi mai si riescono a trovare posti in grado di soddisfare le tempistiche previste dai predetti codici, soprattutto quello B – prestazione urgente.
“Abbiamo compreso che agli operatori non è consentito da specifica direttiva di Alisa cercare la prima data disponibile per la prestazione, utilizzando tutti i vari criteri di ricerca esistenti (B, D, P etc.) e non solo quello previsto sulla prescrizione – spiega il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino – Se così facessero, troverebbero più facilmente posti per prestazioni nei tempi richiesti dalla prestazione medica stessa: ma questa procedura è vietata”.
Ma cerchiamo di fare chiarezza: se per il paziente Alfa si cerca la prestazione Beta, inserendo come motore di ricerca il suo codice ricetta B (10 giorni), l’operatore non troverà posti che rispettino quel termine, mentre se cercasse la stessa prestazione ma inserendo come motore di ricerca il codice D (30 giorni), magari troverebbe un posto in grado di rispettare il termine dei richiesti 10 giorni.
“È assurdo, certo, ma questo è lo stato delle cose nella nostra Regione – sottolinea il consigliere regionale Gianni Pastorino – siamo arrivati al punto che l’operatore deve riferire all’utente di farsi fare dal proprio medico di base un’altra prescrizione, con un diverso codice, per poter accedere al calendario a lungo termine, che avrebbe altresì posti liberi a breve termine. Purtroppo questo non è un gioco di parole, ma la triste realtà con cui si scontrano quotidianamente utenti e operatori”.
Naturalmente, è importante sottolineare come, un buon medico di medicina generale, non modifichi una prescrizione allungandone i tempi formalmente richiesti per “aggirare” il sistema incomprensibile delle prenotazioni. Tutto ciò che cosa determina?
“Determina che questi protratti disservizi, su un tema così delicato come quello della prenotazione urgente di prestazioni sanitarie, inducano cittadine e cittadini a ricorrere al mercato privato, che naturalmente in questo periodo sul territorio della nostra regione sta facendo affari d’oro”, incalza il capogruppo di Linea condivisa Pastorino, che aggiunge: “O Toti dice chiaramente che questa è una scelta voluta, quella di spingere il mercato privato, oppure riteniamo non sia possibile che non si riesca a risolvere questa situazione, che causa preoccupazione per gli utenti e difficoltà lavorative per gli operatori”.
Per questo motivo Linea condivisa ha scritto una lettera urgente ad Alisa, al presidente e assessore alla Sanità Toti e a tutti i direttori generali delle Asl, “perché è necessario trovare una soluzione che garantisca tempi certi e coerenti per tutte le prestazioni sanitarie e diagnostiche nel pubblico”.