"Chiediamo chiarimenti in merito alla destinazione d’uso delle proprietà che si possono definire nell’area di San Pietro in Carpignano e quali progetti ha questa amministrazione per la valorizzazione e lo sviluppo dell’area stessa".
Queste le parole del gruppo Consiliare di minoranza “Quiliano Domani” che presenterà un'interrogazione in consiglio comunale con lo scopo di capire la posizione dell'amministrazione in merito alle vicende intercorse nel rapporto contrattuale tra il comune e la ditta “Gli Amici del Corbezzolo” che gestisce lo stesso parco quilianese dal 2019 per una durata contrattuale di 10 anni.
"L'amministrazione ha avviato un procedimento amministrativo avente ad oggetto la risoluzione consensuale della convenzione in relazione ad inadempimenti da parte del concessionario i quali sarebbero stati accertati da un sopralluogo che ha riscontrato come la condizione di utilizzo e manutentiva “...non ottemperi appieno” a quanto previsto dagli obblighi inseriti in convenzione e che, in seguito ad una riunione via web tra le parti del 7.04.2021, il Concessionario si dava disponibile ad un progetto di rimodulazione di adempimenti che secondo l’Amministrazione “...ad oggi non pervenuto”" continuano dalla minoranza.
"Gli amici del corbezzolo" gestiscono il centro estivo, la fattoria didattica e il doposcuola e questa risoluzione consensuale del contratto inviata via pec dal comune con una motivazione inerente al fatto che i servizi non ottemperano il progetto originario, non gli sono andati giù.
"Mi sono mossa con lo studio legale Chirò ma il comune non ha ancora risposto - spiega la titolare Simona Marino - Stiamo continuando a fare attività e in questo momento è attiva la fattoria didattica, il centro estivo, poi abbiamo una convenzione con i centri sociali del comune, una collaborazione con Is.For.Coop per un'alternanza scuola lavoro con alcuni ragazzi disabili e con il carcere di Marassi per lavori socialmente utili. L'impegno sul sociale di certo non ci manca".
La preoccupazione più grande però naturalmente va agli animali che in questi mesi di difficoltà sono stati sempre accuditi e sono tra i simboli del parco stesso. Su tutti l'asino Fausto, diventata una vera e propria mascotte.
"Abbiamo già dovuto affrontare diverse criticità: dall'alluvione del 2019 alla pandemia del 2020, poi ora questo. Ci chiediamo il perché, siamo molto attivi e non ci aspettavamo questa presa di posizione. Siamo agguerriti noi e le famiglie che portano i bimbi al nostro centro estivo" continua Simona Marino.
"Nel caso si arrivasse ad una risoluzione ex lege del contratto - ha chiesto ulteriormente nell'interpellanza la minoranza - quali siano le ipotesi di soluzioni alternative per non lasciare in bando i cittadini che fruiscono del servizio in questione e in particolare tutte quelle famiglie di Quiliano, Valleggia, delle frazioni e borgate che già hanno iscritto i figli ai campi estivi. Inoltre, riteniamo che il termine di 30 giorni sia assolutamente inadeguato per consentire a chiunque di dare una dignitosa collocazione agli animali della fattoria e in particolare a quelli di grosse dimensioni e ci riferiamo espressamente all’asino Fausto".
"La gestione dell'attività del parco è sottoposta ad una verifica dei rapporti contrattuali, gli uffici quindi stanno facendo la loro funzione, è stato avviato un procedimento con le verifiche ulteriori, ed una cosa normale quando si governano cose pubbliche, una normale procedura amministrativa" ha dichiarato il sindaco Nicola Isetta che ha aggiunto inoltre che si riserverà di rispondere in consiglio comunale all'interpellanza.