Attualità - 06 luglio 2021, 14:54

Loano, approvato il nuovo "Put": MetroMinuto e un “canale verde” per potenziare la mobilità sostenibile

Diverse le soluzioni studiate non solo per snellire il traffico e diminuire l'incidentalità

In occasione della riunione dello scorso 30 giugno, il consiglio comunale di Loano ha approvato il nuovo Put, il Piano Urbano del Traffico.

Il Piano Urbano del Traffico, disciplinato dal Codice della Strada, risponde all'esigenza dei Comuni di dotarsi di uno strumento che consenta di ottenere il miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell'inquinamento acustico-atmosferico e il risparmio energetico; ciò in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti, con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali e stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi.

Il Comune di Loano aveva adottato un primo Put nel 2010. L'obiettivo primario del Piano Urbano del Traffico di dieci anni fa era “garantire a tutti (pedoni, ciclisti e automobilisti) un utilizzo sicuro e confortevole dello spazio stradale, conciliando le esigenze di scorrevolezza del traffico, di sicurezza e di qualità ambientale e urbana”. Ora, a distanza di dieci anni e sulla base di quanto previsto dalla normativa, si è reso necessario rivedere e aggiornare i contenuti del Piano.

Il nuovo Put elaborato dal Comune di Loano insieme all'assessorato e al comando della polizia locale e predisposto dall'architetto Danilo Odetto in collaborazione coni Paolo Ruffino e Alessio Grimaldi di Decisio si propone di: migliorare la situazione dei nodi della viabilità caratterizzati da una forte incidentalità, come l'incrocio tra l'Aurelia e viale Martiri della Libertà e viale della Rimembranza; definire il ruolo dei percorsi escursionistici urbani che, essendo adatti a pedoni e ciclisti, possono favorire una valida alternativa al transito lungo le arterie troppo trafficate; deviare il traffico pesante dall'area artigianale oltre Meceti in una sorta di tangenziale interna che conduca rapidamente a Borghetto Santo Spirito; ripensare le “zone 30” individuate nel vecchio Put,  per dare ulteriore vigore all'organizzazione a “zone residenziali” e agli spazi condivisi nella “zona Poeti” per renderla uno spazio verde e innovativo; ipotizzare la ricollocazione (per darle maggior attrattività) dell'area del mercato anche in riferimento al riordino della sosta.

Dal punto di vista della viabilità, molte delle novità previste nel Put si propongono di “risolvere” i nodi caratterizzati da una forte incidentalità e trovare alternative viarie in grado di snellire il traffico. Tra le novità, già presentate nei mesi scorsi, ci sono: la ridefinizione dell'accesso a Loano dal territorio di Borghetto Santo Spirito, divenuto particolarmente rilevante da quando, nel 2005, è stato aperto il nuovo casello autostradale; la ridefinizione del ruolo di via Pascoli come asse di penetrazione verso via dei Gazzi; il potenziamento di via Pontassi quale arteria di raccordo, da ponente, alla rete autostradale; la modifica del “circuito” compreso tra viale Enrico Toti, viale Silvio Amico e via Pendola e la ridefinizione dell'incrocio tra via dei Gazzi con viale Enrico Toti e viale Silvio Amico; il cambiamento della viabilità nella zona di via degli Alpini e, via Azzurri d'Italia e la ridefinizione dell'incrocio tra viale Martiri della Libertà, via Aurelia e viale della Rimembranza.

Ma è la mobilità sostenibile (e particolarmente quella ciclabile) la protagonista principale del nuovo Piano Urbano del Traffico di Loano. A Loano e più in generale nella Riviera delle Palme, il concetto di ciclabilità sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Non soltanto come pratica sportiva o come forma di passatempo per famiglie (si veda, in questo senso, il progetto della Ciclovia Tirrenica) ma anche e soprattutto come forma di “spostamento” quotidiano.

In quest'ottica, amministrazione comunale, polizia locale e tecnici hanno ritenuto di applicare anche al territorio cittadino le pratiche, le regolamentazioni e gli strumenti necessari a incentivare l'uso della bici come mezzo di trasporto quotidiano e, soprattutto, a garantire la sicurezza dei ciclisti.

Per raggiungere questo obiettivo, il Put prevede l'individuazione di nove polarità di riferimento per la mobilità sostenibile (il porto, il municipio, la stazione ferroviaria, la rotonda nei pressi di via Pontassi, il parco vicino la scuola media, la rotonda “dei Cappuccini”, Borgo Castello, l'incrocio tra via dei Gazzi, viale Enrico Toti e viale Silvio Amico di fronte al Loano 2 Village) che si propongono di essere luoghi di “attrazione” per chiunque voglia utilizzare la bicicletta per trasporto o divertimento. In questi luoghi verranno posizionati alcuni elementi di arredo urbano ad uso “esclusivo” dei ciclisti: totem informativi e wi-fi gratuito per rendere efficiente la comunicazione sulla rete locale; sedute, elementi di protezione e arredo, segnaletica per aree pedonali e spazi condivisi per rassicurare gli utenti; sistemi di trattenuta delle biciclette, per la protezione della bicicletta personale e la condivisione in sharing.

Oltre a ciò, a Loano verrà adottato il MetroMinuto. Tale “unità di misura” è stata applicata per la prima volta a Pontevedra, nel nord-ovest della Spagna. In questa località negli anni sono state adottate politiche fortemente orientate alla mobilità dolce: qui “andare a piedi” sta diventando un sistema consolidato degli spostamenti urbani. Il MetroMinuto consiste in una mappa urbana nella quale i percorsi pedonabili o ciclabili vengono indicati non solo in termini di distanza metrica (metri o chilometri) ma anche di distanza temporale (in minuti).

Questo strumento si presta a varie declinazioni. A Loano la proposta di MetroMinuto elaborata da Alessio Grimaldi di Decisio prevede l'utilizzo di un sistema cromatico/percettivo nel quale i colori (dal giallo al verde) indicano i diversi tempi di percorrenza, che vanno da un minimo di “entro due minuti” a piedi fino a “oltre i dieci minuti”. Il risultato di questo sistema restituisce una Loano nella quale, muovendosi a piedi, si può raggiungere in tempi relativamente brevi i luoghi di maggiore interesse.

Per evidenziare ulteriormente le possibilità della mobilità dolce, pedonale e ciclabile, l’architetto Danilo Odetto ha poi integrato la proposta di Grimaldi con una pannello di definizione delle distanze temporali da collocare dall’ingresso dell’istituto Falcone. Tale cartello adotta la medesima gradazione cromatica ma indica i “venti o trenta minuti a piedi” che rappresentano il tempo massimo per giungere da un estremo all'altro di Loano lungo la via Aurelia. Altri cartelli simili saranno posizionati all'incrocio tra via dei Gazzi, viale Silvio Amico e viale Enrico Toti, presso il comando della polizia locale in via dei Gazzi, presso la rotonda “dei Cappuccini” e presso la rotonda nei pressi di via Trento e Trieste.

Sempre nell'ottica di incentivare e facilitare la mobilità sostenibile, il Put prevede anche la creazione di un “canale verde urbano” nella “zona dei poeti” e cioè nell'area compresa tra il Parco Don Leone Grossi, via Alfieri, il Parco delle Rose e le scuole medie. In questa zona verrebbero realizzati dei “woonerf”, cioè strade nelle quali pedoni e ciclisti hanno la precedenza sugli altri veicoli e dove, grazie ad una serie di precisi accorgimenti, gli automobilisti sono costretti ad avere una guida più prudente. In particolare, tutta l'area diventerebbe una “zona 30” anche tramite l'adozione di chicane e arredo urbano appositamente studiato per limitare al massimo la velocità dei veicoli. Proprio un “woonerf” collegherà il Parco Don Leone Grossi e il Parco delle Rose attraverso via Alfieri, via Boccaccio e la via che corre a mare del plesso delle scuole medie. Inoltre, è allo studio l'acquisizione della parte nord del Parco delle Rose: qui, nei piani, potrebbe essere realizzata un'area cani con la creazione di uno spazio per agility-dog. La scelta della “zona dei poeti” non è casuale: alcuni dei “woonerf” previsti in quest'area erano già stato individuati come percorsi per la camminata urbana nell'ambito del progetto Loano Outdoor.

E proprio il Parco delle Rose potrebbe costituire il “nodo” sul quale innestare Loano nel percorso ciclabile che attraversa i territori di Borghetto, Toirano e Boissano. Nel luglio 2019 la Provincia di Savona e i Comuni di Loano, Borghetto Santo Spirito, Toirano e Boissano avevano sottoscritto un protocollo d’intesa volto a definire un tracciato di pista ciclabile nell’ambito della rete provinciale che poi andrà a far parte di quella regionale e della Ciclovia Tirrenica. Tale progetto si proponeva anche di rafforzare i collegamenti di mobilità sostenibile tra costa e immediato entroterra. Il protocollo d’intesa era finalizzato alla redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economico contenente il progetto preliminare della pista ciclabile da utilizzare per i successivi approfondimenti progettuali e la partecipazione agli appositi bandi di finanziamento regionali e comunitari.

Questo itinerario, che aveva prima di tutto un fine di natura cicloturistica, si presterebbe anche a risolvere le connessioni sistemiche per la mobilità sostenibile nel territorio, in particolare in previsione del futuro raddoppio ferroviario con la realizzazione di una nuova stazione presso il casello autostradale di Borghetto. Per il territorio di Loano, in particolare, l’occasione sarebbe idonea per attribuire ulteriori funzioni al Parco delle Rose e prevedere la creazione di un “BiciGrill”, cioè un bar con funzioni cicloturistiche, o persino un “Bike Park” per l'allenamento outdoor e per l’educazione ciclabile dei bambini.

Comunicato stampa