Attualità - 30 giugno 2021, 18:58

Finale, difformità ancora da sanare: il ristorante all'interno della Fortezza di Castelfranco resta per ora chiuso

La procedura di accertamento di conformità in sanatoria, avviata a seguito di un esposto alla Procura, è però in stato avanzato: a giorni potrebbero arrivare l'ok per la riapertura

La concessione della gestione della Fortezza di Castelfranco è stata affidata circa quattro mesi fa, eppure le porte della struttura per chi volesse cenare con una invidiabile vista sul litorale finalese dal ristorante al suo interno sono ancora chiuse. Fatto salvo per alcuni eventi privati per cui è attivo un servizio di catering.

Una situazione che appare quasi paradossale visto il bando come strutturato dall'amministrazione comunale finalese era stato così redatto proprio per evitare, a differenza della precedente gestione con una associazione temporanea d'imprese dai rapporti interni tormentati, situazioni che limitassero l'attività all'interno dello storico edificio. 

Ma proprio la natura storica e alcuni strascichi della passata concessione, con il rilievo da parte della Sovrintendenza di alcuni piccoli lavori di modifica della struttura non autorizzati e non conformi, hanno portato la Procura a "frenare" l'attività degli aggiudicatari del servizio di ristorazione a seguito di un esposto. Il motivo? Alcune zone inficiate da irregolarità edilizie non hanno ancora ottenuto l'autorizzazione commerciale da parte del Suap.

"Stiamo parlando di una struttura pubblica, pagata fior di quattrini dai cittadini per essere ristrutturata a loro uso. Ora il procedimento ha fermato parte dell'attività" ha esordito durante il question time del Consiglio Comunale finalese di quest'oggi, 30 giugno, la consigliere Cileto, sollevando l'argomento.

A rispondere è stato l'assessore Claudio Casanova: "Le difformità, di piccola entità, non sono state fatte da chi ha vinto quest'ultimo bando, ma dall'associazione temporanea di impresa presente all'interno della Fortezza nei 3 anni precedenti, soggetti giuridicamente diversi (seppure l'attuale aggiudicatario facesse parte dell'associazione, ndr). Chi in quegli anni si è occupato della struttura lo ha fatto con un criterio di corretta gestione: chi doveva occuparsi dei diversi aspetti lo ha fatto in maniera corretta e con la giusta soddisfazione sia economica che di sostanza" ha specificato, ricordando come anche il Comune abbia appoggiato gli eventi. 

"Quando abbiamo stilato il bando ci eravamo resi conto dell'esistenza di queste difformità di piccola entità - ha continuato l'assessore al Turismo - e così abbiamo fatto un sopralluogo con la Sovrintendenza per evidenziare i lavori di ripristino che dovevano essere soggetti a un iter approvativo ma che erano di piccola entità e avrebbero forse dato origine a sanzioni modeste tali da non inficiare l'attività all'interno della Fortezza".

"Qualcuno si è preso la briga di fare un esposto alla Procura, pur avendo usufruito nel periodo precedente sia della Fortezza che dei contributi comunali per gli eventi, e questo ha complicato le cose" ha aggiunto l'assessore Casanova. Da quel momento si è attivato il percorso giudiziario per cui il Pm aveva depositato richiesta di decreto penale.

Parte dell'edificio, escluse le camere e alcuni spazi all'aperto, risulta così inutilizzabile anche se, stando a quanto riferito durante il Consiglio comunale, nei prossimi giorni l'iter avviato dalla Procura potrebbe vedere nuovi sviluppi verso la totale riapertura, grazie allo stato già avanzato della procedura di accertamento di conformità in sanatoria sulle difformità, giudicate "lievi" dallo stesso ente.

Nonostante lo stop a gran parte dell'attività, però, la società concessionaria sta garantendo l'affitto del castello: "Il contratto è stato sottoscritto con una garanzia fideiussoria in ordine all'adempimento di tutte le sanzioni che eventualmente potrebbero essere comminate dalle autorità competenti - ha specificato la segretaria comunale, la dottoressa Cerisola - Il canone viene esatto nella sua interezza dal primo giorno successivo alla sottoscrizione quindi, ancorché non abbiano una piena disponibilità dell'immobile, stanno tuttora pagamento, a piena tutela dell'interesse pubblico".

Mattia Pastorino