"Credo che il futuro sindaco debba aiutare la città a configurare ancora meglio la sua identità futura".
Con queste parole il Vescovo della Diocesi di Savona-Noli Calogero Marino ha dato il via alla quarta puntata della rubrica di Savonanews che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona.
"Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?". Questa la domanda che poniamo ai nostri ospiti e questa domenica abbiamo fatto una chiacchierata con Don Gero mettendo al centro diversi aspetti: dagli anziani, ai giovani, al Campus Universitario, l'ospedale San Paolo, la pandemia e il campo nomadi, tema purtroppo al centro del dibattito dopo la demolizione delle baracche abusive di mercoledì scorso.
"Il futuro sindaco dovrà porre l’attenzione sugli anziani e sul futuro dei giovani. Ci vuole un'attenzione nei servizi per le persone più fragili della terza e quarta età - continua il Vescovo - bisogna dare spazio ai nostri ragazzi mettendo al centro proprio l'importanza del Campus che deve ritrovare proprio un sano equilibrio tra l'identità della struttura e della città stessa".
"Ci vuole una città inclusiva che mostri un volto ospitale, che non deve avere paura, che abbia cura dei poveri" - ha proseguito Calogero Marino citando Don Milani e la sua nota frase "I care" - chi amministra dovrà avere a cuore tutte le situazioni soprattutto chi sta ai margini, deve farsene carico".
Lo scorso 25 gennaio in occasione di San Francesco di Sales, santo patrono dei giornalisti, il Vescovo era entrato nel merito della vicenda legata al campo nomadi, diventata negli ultimi giorni sempre più attuale, anche dopo un incontro tra lo stesso e il sindaco Ilaria Caprioglio che ha fatto seguito ad un confronto con i rappresentanti di Acli, Aned, Anpi, Arci, Caritas, Comitato antifascista Villapiana, Comunità di Sant'Egidio, Comunità e servizi, Ufficio missioni e migrazioni della Diocesi.
"Credo però che sia un problema che non è stato affrontato da diversi anni, è stato trascurato - aveva commentato sei mesi fa - in tutte le città del mondo non è importato molto dei sinti e dei rom, sono cittadini italiani e anche cattolici, bisognerà trovare una soluzione tra la giusta legalità e il rispetto di queste persone. Deve decidere la politica. Certo mi dispiace".
Della stessa idea dopo le demolizioni di 4 giorni fa: "Occorre coniugare l’esigenza della dignità delle persone, della cultura, della vita e del mondo sinti e della sacrosante legalità. Ci vuole un giusto equilibrio".
Un pensiero è andato all'ospedale San Paolo e a tutto il personale che hanno lottato e stanno continuando a lottare strenuamente contro il Coronavirus: "Savona al tempo della pandemia ha avuto una risorsa d’eccellenza e appoggiare il proprio ospedale e la medicina territoriale penso sia fondamentale".
Infine un appello al prossimo futuro primo cittadino: "Deve aiutare nel concreto girando per la città, sentendo il singolo esercizio commerciale, avendo molta vicinanza agli aspetti concreti come provo a fare io nelle singole parrocchie - conclude Don Gero che come già fatto durante tutta la chiacchierata focalizza l'attenzione su due perni fondamentali per la città - il Campus e il San Paolo due eccellenze che non devono essere dimenticate da chi amministra".
Le persone che valgono disegnano Savona. Questo è lo slogan che abbiamo deciso di utilizzare in questa rubrica che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona.
Nessun esponente politico ma figure di spicco che hanno fatto e stanno facendo tanto per la città della Torretta, da personaggi sportivi a rappresentanti della cultura e dell'associazionismo, passando per persone che Savona l'hanno vissuta da sempre.
Allora a chi meglio di loro possiamo rivolgere la frase che sarà sempre al centro di queste chiacchierate: "Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?".