Una delegazione dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Savona parteciperà sabato 26 giugno alla manifestazione in piazza a Torino nell’ambito della mobilitazione nazionale unitaria “Ripartiamo, insieme” a sostegno delle proposte sindacali necessarie per la ripartenza.
Accanto alla richiesta della proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre per consentire un graduale accompagnamento a coloro che non intravvedono ancora la possibilità di riprendere la propria attività lavorativa, tante sono le proposte sindacali su cui Cgil, Cisl e Uil invitano da mesi il Governo a confrontarsi per ricostruire un Paese più competitivo a seguito degli effetti della pandemia: lavoro, coesione e giustizia sociale rappresentano i temi fondamentali su cui concentrare l’attenzione.
"Si tratta di una piattaforma articolata che traguarda una riorganizzazione complessiva del nostro Paese frutto di anni di elaborazione e mesi intensi di confronto e che spazia dalla riforma degli ammortizzatori sociali alla gestione del PNRR, dalle pensioni al fisco, dalla sanità alla non autosufficienza, dall’occupazione alla scuola, dai rinnovi contrattuali alla salute e sicurezza" spiegano in una nota i segretari provinciali Andrea pasa, Simone Pesce e Gianni Mazziotta.
"Secondo il sindacato confederale si tratta di un’occasione unica che il nostro Paese non deve sprecare per creare le basi di un rilancio competitivo senza precedenti e superare le gravi disuguaglianze ed inefficienze determinatesi negli anni" aggiungono.
"Nell’ambito di una riforma complessiva e strutturale - aggiungono - anche le singole vertenze territoriali o settoriali ovvero le inefficienze locali potrebbero trovare finalmente una soluzione definitiva".
"Per tale motivo accanto al sostegno alla mobilitazione nazionale, il sindacato territoriale continuerà senza indugi a chiedere incontri alle istituzioni locali, regionali e nazionali per trovare soluzioni alle vertenze aziendali ancora non definite e per affrontare temi di carattere generale ma di interesse strategico quali l’adeguamento del sistema infrastrutturale, la difesa della salute e sicurezza sui posti di lavoro e la definizione di un sistema sanitario e socio-assistenziale efficiente" concludono i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil.