Politica - 23 giugno 2021, 11:49

Finale, solo in 3 si aggiudicano il bando a sostegno di palestre, agenzie di viaggi, teatri e sale da ballo

Minoranze dure con la scelta dell'Amministrazione di inserire tra i requisiti l'assenza di pendenze. Geremia (Lega): "Gestione dell'avviso superficiale". Le Persone al Centro: "Uno sfacelo"

"Brusca frenata, inversione e retromarcia". Usa un paragone motoristico la consigliera Marinella Geremia per commentare la delibera con la quale il Comune di Finale Ligure ha assegnato contributi per un massimo di 3mila euro ciascuno a sole tre delle sette tra agenzie di viaggio, tour operator, palestre, cinema, teatri e sale da ballo che hanno presentato domanda per il bando a loro dedicato dall'Amministrazione proprio su proposta della consigliera del Carroccio.

L'avviso pubblico per questi contributi straordinari era stato richiesto nei mesi scorsi proprio a queste realtà, tra le più penalizzate dalle chiusure imposte durante la pandemia. 

"Una richiesta di aiuto arrivata dalle palestre finalesi che - ricorda Geremia - all’inizio dell’anno si sono rivolti al nostro gruppo sottolineando le difficoltà a far fronte alle spese di affitto dei locali utenze e tasse mai sospese nonostante il protrarsi delle chiusure".

Dopo il passaggio, con alcune "limature", in Consiglio comunale, la proposta era stata accolta dalla maggioranza dando via alla stesura del testo del bando. La quale però aveva suscitato fin da subito alcuni appunti dalla minoranza, anche dal gruppo "Le persone al Centro", che spiegano: "Nonostante avessimo fatto una proposta mesi prima, ben più strutturata e inclusiva, ci siamo messi a disposizione e abbiamo evidenziato alcune criticità nel bando: era veramente necessario inserire quale requisito la regolarità dei pagamenti verso Stato e Comune?".

E infatti delle sette domande presentate solo tre sono risultate in regola. "Questo perché sembra non siano in regola con i pagamenti verso il Comune" aggiunge la consigliera Geremia, definendo questo come "un requisito, inserito per operare una sorta di 'scrematura', che poteva non essere richiesto, visto che le domande presentate sono state solo sette".

"Dopo più di un anno di chiusure un simile requisito aveva senso? A nostro avviso no" aggiungono i consiglieri Fasciolo e Folco, i quali avevano proposto la sua cancellazione "non esistendo alcuna norma che ne imponesse l’inserimento - spiegano - o di prevedere che in caso di debenze queste fossero compensate con i tributi. Ma, ovviamente, sarebbe stato uno smacco troppo grande seguire il buon senso dettato da un gruppo tacciato di lamentele e basta: come poter poi continuare a sostenere che siamo capaci solo a remare contro?" continuano.

Una soluzione, quest'ultima, appoggiata anche dalla consigliere Geremia per la quale sarebbe stata auspicabile, nel caso, una compensazione sul debito "per cercare di non peggiorare la situazione di imprese finalesi già in palese difficoltà".

"Inoltre - conclude l'esponente in Consiglio del Carroccio - gli 'esclusi' non sono stati neanche contattati dal Comune, forse si potevano trovare altre soluzioni. Mi spiace per l’assessore De Sciora che si è dato da fare ma per il resto la gestione dell’avviso è stata molto superficiale".

"Tre, si dice sia il numero perfetto - continuano invece i consiglieri de 'Le persone al Centro' con una pungente ironia - in questo caso descrive perfettamente l’atteggiamento che questa Amministrazione porta avanti, da un lato di lamentela nei confronti di una minoranza definita solo capace di criticare, dall’altra di chiusura totale ad ogni forma di dialogo. Vorremmo dire che speriamo che questo sfacelo sia di insegnamento, ma non ce la sentiamo: non a scapito delle imprese che avrebbero potuto trarre un sospiro di sollievo".

Mattia Pastorino