Evitare "classi pollaio" per garantire il maggior spazio pro capite per ogni alunno nelle aule scolastiche è stata la principale preoccupazione nell'organizzare l'anno scolastico appena conclusosi.
Un effetto per certi aspetti migliorativo rispetto al mondo pre pandemico del Covid19, per il quale è valsa l'equazione più classi uguale un maggior numero di docenti assunti.
Quanto durerà tutto ciò? E' però questa la domanda che molti genitori si stanno ponendo, in particolare quelli delle future seconde delle scuole secondarie di primo grado "Aycardi-Ghiglieri" di Finale Ligure, i quali hanno portato il tema all'attenzione del provveditorato agli studi con una lettera con una preoccupazione. Ovvero che il "taglio" del numero di sezioni porti a sconvolgimenti ritenuti inopportuni.
"Siamo stati informati della gravosa decisione di ridurre le suddette classi da cinque a quattro, con conseguenze palesemente negative per alunni e docenti - scrivono i genitori - Lo smistamento che necessariamente ne consegue colpirà ragazzi che dopo un anno si sono faticosamente ambientati, hanno socializzato e creato un gruppo classe, nonostante distanziamenti, mascherine e divieti di contatto fisico".
"Ci permettiamo di definire questa decisione un’ingiustizia indegna di uno Stato democratico che proclama di preoccuparsi delle nuove generazioni, ma taglia i fondi per il loro futuro, perché di questo i tratta: un’operazione economica e non certo pedagogica" proseguono con durezza i firmatari.
Secondo loro, infatti, questa eventuale scelta colpirebbe ancora una volta i giovani studenti: "I nostri, vostri, figli sono già messi a dura prova dalla pandemia: hanno svolto buona parte, la più significativa, dell’ultimo anno delle elementari in Dad, hanno affrontato il passaggio dalla scuola elementare alla scuola secondaria di I grado in un modo anomalo che nessuno mai prima di loro ha dovuto affrontare. Riteniamo pertanto questa decisione gravissima ed incomprensibile già in situazioni 'normali', ed ancora di più oggi".
"E’ illogico e contro il buonsenso - aggiungono i genitori - sentire proporre continuamente di evitare le cosiddette 'classi pollaio' e poi ripristinarle, specialmente oggi; anche se la pandemia, come ci auguriamo tutti, dovesse cessare, siamo contrari e da 'popolo sovrano', come cita l'articolo 1 della nostra Costituzione, non approviamo e non comprendiamo tale decisione".
"Vediamo tutti che i ragazzi sono emotivamente colpiti ed esausti per la situazione, non si può sottoporli ad un ulteriore stress psicologico: un nuovo cambiamento di insegnanti e compagni sarebbe un’altra frattura difficile da risanare" affermano ribadendo che la tanto menzionata "continuità didattica, solitamente poco rispettata a causa di un sistema scolastico basato sul precariato" verrebbe ora "annichilita dal provvedimento di smistamento degli alunni di cinque classi in quattro".
"Fortunatamente l'Istituto Comprensivo di Finale Ligure nel settembre 2020,per evitare disuguaglianze tra le classi prime, non ha istituito una 'Classe Covid' - ricordano nella lettera, inviata anche ai sindaci non solo finalese ma anche del comprensorio -, ovvero una classe con tutti insegnanti precari: ogni prima ha pertanto insegnanti di ruolo. Ciò può garantire la continuità, la socializzazione, la fiducia in figure di adulti di riferimento che rimarranno con i ragazzi, li seguiranno e li accompagneranno nel loro percorso di crescita in tutti i tre anni".
"Ultimamente sentiamo tutti parlare dell'aumento del disagio psicologico dei ragazzi, di ragazzi in crisi, isolati, insicuri: è così che li aiutiamo ad affrontare e superare un fase della loro vita, di per sé complessa, unica nella storia? Ricordiamoci che sono individui, non numeri da collocare" continuano decisi i genitori.
"Per tutti questi motivi tutti noi ci opponiamo alla decisione di ridurre di una sezione le future seconde e pertanto chiediamo un vostro pronto interessamento e intervento affinché le classi restino inalterate fino alla fine del ciclo della scuola secondaria di primo grado" concludono.