Politica - 18 giugno 2021, 12:44

Caos viabilità, la provincia approva ordine del giorno per migliorare i collegamenti autostradali: tra le ipotesi anche la Carcare-Predosa

Il documento bipartisan è stato ratificato all'unanimità

Misure urgenti per migliorare i collegamenti autostradali tra la riviera savonese, la Val Bormida, il Piemonte e Lombardia: tra le soluzioni indicate anche la bretella Carcare-Predosa. Nella giornata di ieri, il Consiglio della provincia di Savona ha approvato all'unanimità un ordine del giorno bipartisan.

L'obiettivo è riportare al centro l'ente provincia quale soggetto di coordinamento per le iniziative, i progetti e i contatti con tutti i comuni e gli enti interessati.

"La nostro provincia - si legge nel testo dell'ordine del giorno - già duramente colpita dagli eventi meteorologici del 2019, ha visto aggravarsi le forti criticità delle infrastrutturali a causa dell'aumento dei flussi di traffico e ai lavori di manutenzione di gallerie e viadotti. La riduzione delle carreggiate e i continui cambi di corsie stanno provocando parecchi disagi alla viabilità: lunghe code, tempi di percorrenza inaccettabili, colonne di automezzi pesanti e gravi incidenti stradali. Tale situazione sta causando pesanti danni ai settori produttivi come la portualità e la logistica, le attività industriali e il turismo". 

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” pone l'obiettivo di realizzare un sistema infrastrutturale di mobilità efficiente, moderno e sostenibile esteso a tutte aree del paese. Tra le idee di progetto esistenti allo stadio di pre-fattibilità figurano l'A6-A10, il raddoppio ferroviario Savona-San Giuseppe–Ceva; la Carcare–Predosa con uno studio di fattibilità redatto dal comune di Cairo Montenotte nel lontano 2009; l'Albenga–Val Bormida–Predosa, una proposta iniziale in più versioni per collegare Predosa con il ponente ligure, alla quale sono succedute una serie di proposte alternative quali la Borghetto–Carcare–Predosa e la Feglino–Carcare–Predosa, ritenute più sostenibili da realizzare, sia dal punto di vista orografico che economico dei percorsi".

L'ordine del giorno si focalizza proprio sulla Carcare-Predosa, ma non solo: "Negli ultimi 15 anni sono stati predisposti studi di tracciato a diversi livelli di approfondimento per la prosecuzione della bretella autostradale Carcare-Predosa verso la A10 Savona-Ventimiglia con i principali obiettivi di collegare l'intero sistema autostradale del Nord-Ovest, liberare il nodo di Savona dal traffico pesante e dalle code dei fine settimana turistici e migliorare le condizioni ambientali e la vivibilità dei territori costieri". 

"Lo scorso 31 marzo, il comune di Savona ha inviato alla provincia (oltre che alla Regione Liguria e all’A.N.A.S.) copia della mozione, approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 23 settembre 2020 ad oggetto: ipotesi bretella di collegamento autostradale A10/A6 Feglino sud-Mallare-Carcare".

"Quest'ultima ipotesi di tracciato, più prossima al nodo autostradale di Savona, consentirebbe una notevole riduzione di lunghezza del raccordo tra la A10 (Savona-Ventimiglia) e la A6 (Savona-Torino) con conseguenti minori costi di realizzazione e minori tempi di percorrenza rispetto alle precedenti ipotesi. Tale proposta di tracciato non impatterebbe, dal punto di vista ambientale, sui comuni dell’immediato entroterra costiero con gallerie e viadotti, in quanto l’innesto della connessione con la A10 sarebbe all’altezza di Feglino a circa 210 mt sul livello del mare, rendendo più agevole il superamento dello spartiacque e raggiungendo il territorio del Comune di Mallare a circa 420 mt sul livello del mare". 

Considerato tutto questo, il Consiglio provinciale ha approvato di predisporre un documento di posizionamento della Provincia di Savona sul PNRR Recovery Plan missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” che consideri le criticità del sistema autostradale, definisca gli obiettivi di efficienza e sostenibilità ambientale da conseguire e indichi i progetti da realizzare condivisi dai comuni.  Il documento così predisposto potrà essere veicolato alle opportune sedi regionali e ministeriali e alle province confinanti di Cuneo e Alessandria.

Redazione