"Velocizzare la realizzazione di opere attese da anni" creando "un sistema di verifica sullo stato di attuazione tramite la pubblicazione sul sito del Ministero dei relativi cronoprogrammi e degli stati di avanzamento" è l'obbiettivo posto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, per 44 grandi opere da sbloccare in tutto il Paese per un totale di 13 miliardi di lavori.
Tra queste anche la tanto sospirata conclusione dell'Aurelia bis tra Savona e Albissola, il cui stato di avanzamento del cantiere, stando alle ultime rilevazioni, sarebbe fermo all'80%, e la realizzazione di tutta una viabilità alternativa a quella attualmente esistente che permetta di risolvere gli annosi ingorghi dovuti alla presenza di un solo tracciato di collegamento tra i porti di Vado e Savona e i caselli autostradali albissolese e savonese.
Nello schema di provvedimento presentato quest'oggi dall'esecutivo Draghi alla Camera per acquisire il parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti sono due i capitoli dedicati all'infrastruttura stradale per un totale di finanziamento disponibile di poco superiore ai 44 milioni di euro, per opere il cui costo complessivo è stimato in oltre 215 milioni dedicati alla viabilità di accesso all'hub portuale di Savona comprensive del lotto di completamento dell'interconnessione tra i caselli della A10 di Savona e Albissola e i porti con la variante all'Aurelia bis nel tratto tra corso Ricci e Albisola Superiore, e della variante nel comune di Savona tra corso Ricci e via Stalingrado fino il casello autostradale
Infrastrutture che, oltre a garantire maggiore sicurezza specialmente nel centro abitato, consentirebbero inoltre di completare il sistema infrastrutturale, già in gran parte realizzato o in fase di realizzazione, di connessione tra i porti di Savona e di Vado Ligure ed il sistema autostradale.
L'uomo designato dal Ministero sarebbe, il condizionale è d'obbligo vista la non ancora certezza dell'ok da parte del Parlamento, l'ingegnere di Anas Matteo Castiglioni: per lui si tratterebbe di un compito non certamente agevole ma la cui riuscita porterebbe indubbi benefici a tutto il sistema economico e trasportistico savonese.