"Analizzare la storia e i personaggi della storia repubblicana ci deve servire non solo nella nostra cultura di base, ma anche ad interrogarsi sul significato di determinate figure che diventano un simbolo per il nostro Paese".
Queste le parole del presidente della Regione Giovanni Toti intervenuto alla presentazione del libro di Giacomo Matteotti scritto e raccontato dal senatore Riccardo Nencini si è svolta in un clima sicuramente più disteso rispetto alle polemiche dell'ultima settimana.
In piazza Beato Jacopo a Varazze oltre ad alcuni cittadini erano presenti diversi amministratori locali, dal sindaco di Albisola Maurizio Garbarini, passando da quello di Vado Monica Giuliano, di Stella Marina Lombardi, Finale Ugo Frascherelli e di Olivetta San Michele Adriano Biancheri oltre a diversi esponenti del Partito Socialista.
A creare discussione nei giorni scorsi era stata la presentazione dell'evento che vedeva come partecipanti sul palco solo esponenti del centrodestra, per Cambiamo il Governatore Toti e il consigliere regionale Alessandro Bozzano e per la Lega Francesco Bruzzone.
Una decisione che aveva visto contrariati per il mancato invito a nessun politico del centrosinistra oltre all'Anpi anche la minoranza di Varazze a partire dalla consigliere varazzina Paola Busso.
"Tranquillizzo chi ha mal pensato. La presentazione del libro scritto dal senatore Nencini non è, non può e non deve essere tema di campagna elettorale proprio per la caratura del personaggio che va a raccontare ed è proprio a riconoscimento di ciò che sono state invitate a presenziare i massimi rappresentanti delle istituzioni Regionali e non solo. Ritengo che la possibilità di poter ospitare un evento così importante dal punto di vista storico, culturale e sociale sia per la nostra Città un ulteriore vanto ed un fatto che debba andare ben oltre rispetto alle solite, sterili e strumentali polemiche" così aveva cercato di chiudere le discussioni il vicesindaco reggente Luigi Pierfederici.