L’endometriosi in Italia colpisce tre milioni di donne e nonostante questa alta incidenza, manca ancora tutta una rete di supporto solida e riconosciuta.
"Preparando la proposta di legge ho parlato con specialisti e con numerose donne che soffrono di questa patologia e l'aspetto più rilevante è che si tratta di una patologia invalidante non solo dal punto di vista della salute, ma che va a segnare negativamente tutti gli aspetti della vita della donna e di tutte le persone che la circondano, ma questo aspetto fatica ad essere riconosciuto" commenta il proponente PD Luca Garibaldi. "Per questo abbiamo promosso questa proposta di legge regionale per dare una serie di strumenti per chi soffre di endometriosi".
Nella proposta la legge si chiede di formare una rete più strutturata di informazione, di sensibilizzare e di formare per avere una sempre più diagnosi precoci, di istituire un registro regionale dell’endometriosi per avere uno strumento ad hoc utile per lo studio dell’andamento della malattia in Liguria, di costituire un Comitato Tecnico Scientifico che coordinato con Alisa possa mettere in campo ogni tipo di azione regionale con prontezza e velocità, oltre che l’individuazione di centri regionali specifici di riferimento a cui gli stessi medici possano fare riferimento.
"Il coinvolgimento poi delle Associazioni di Volontariato e del Terzo settore deve essere fondamentale” continua il Capogruppo Luca Garibaldi.
Nel mese di marzo il testo della proposta è stato presentato in Commissione: oggi è stato votato all’unanimità in Commissione Sanità che ha anche indicato il primo firmatario Garibaldi unitariamente come relatore e tra poche settimane se ne discuterà in Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva.
"Serve una legge, e la Liguria, con questa proposta, si sta muovendo nella giusta direzione” conclude Luca Garibaldi.