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Politica | 01 giugno 2021, 15:40

Nuovo Santa Corona, Carrara (Gruppo "Centrodestra"): "Un consiglio intercomunale per conoscere le prospettive di utilizzo dei fondi stanziati"

L'esponente di minoranza propone una seduta a Pietra Ligure con tutti i Comuni del Ponente e con il presidente Toti, invitato a relazionare sui 145 milioni di euro complessivi erogati dalla Regione e dall'Inail

Nuovo Santa Corona, Carrara (Gruppo "Centrodestra"): "Un consiglio intercomunale per conoscere le prospettive di utilizzo dei fondi stanziati"

"Nel Consiglio comunale del 30 Aprile 2021 è stata data risposta all'interrogazione della Consigliera Silvia Rozzi, che verteva sulla richiesta di chiarimenti e delucidazioni in merito alla situazione ed alle aspettative relative alle notizie di nuovi finanziamenti per la riqualificazione dell'intero ospedale Santa Corona. 60 milioni di euro, promessi in stanziamento dalla Regione Liguria, cui si sommerebbero altri 85 milioni di euro, che dovrebbero essere stanziati dall'INAIL,  portano la somma totale disponibile per il nuovo S. Corona, alla strabiliante cifra di ben 145 milioni di euro! Una somma mai vista e nemmeno mai lontanamente immaginata quale entità della disponibilità finanziaria per la realizzazione di una struttura così importante per questa parte di Liguria. Così, la stessa consigliera propone,  quale 'oggetto' dell'interrogazione, la legittima richiesta di sapere in che cosa consista un  progetto così cospicuamente finanziato. Lo confessiamo: ci ha battuti sul tempo perché l'iniziativa per sapere di cosa si trattasse la stavamo per prendere noi, ma, avendola già formalizzata lei, ce ne siamo astenuti dal farlo. Stupefacentemente, l'Amministrazione comunale rispondeva, per bocca del consigliere delegato Liscio, che non ne sapeva assolutamente niente". Così Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra Ligure (Gruppo "Centrodestra").

"Infatti, il consigliere Liscio leggeva una bella pappardella pronta, alla stregua della recita di un copione preparato, e, candidamente, tra l'altro, dichiarava: 'Non siamo a conoscenza di in progetto reale o presunto tale (non ci credono nemmeno loro?) conseguente agli annunci sugli stanziamenti che Regione Liguria e Inail intendono fare sul Santa Corona. Naturalmente nemmeno dati certi relativi ai tempi di realizzazione del nuovo ospedale sono pervenuti a questa Amministrazione comunale'. Naturalmente, il consigliere Liscio parlava anche e soprattutto a nome del Sindaco. Liscio continuava nel suo 'sproloquiare', ribaltando il senso dell’interrogazione ed accusando, anzi, la consigliera interrogante di non avere interlocuzione, né rapporto con i rappresentanti del suo partito nella Regione Liguria, i quali, meglio di lui e dell'Amministrazione comunale di Pietra Ligure, avrebbero potuto dare maggiori informazioni al riguardo - prosegue Carrara - Ma le cose non stanno per nulla così come le abbiamo ascoltate. Ammesso che sia vero che l'Amministrazione comunale non sia stata finora coinvolta sul progetto di riqualificazione dell'ospedale S. Corona, viene spontaneo chiedersi: in questi tre/quattro mesi dal diffondersi della notizia dei nuovi stanziamenti, che cosa ha fatto di concreto, l'Amministrazione  comunale di Pietra Ligure, per sapere di che cosa si tratti? Quali iniziative ha intrapreso nei confronti della Regione Liguria per conoscere quali obiettivi essa persegua circa la  riqualificazione di S.Corona? Quanti incontri ha promosso in merito con la Regione Liguria? Quante lettere o note di richieste di chiarimenti ha inviato? Ciò, anche in considerazione del fatto che essa avrebbe dovuto rispondere in merito in Consiglio comunale?".

"E se, un consigliere comunale d'opposizione potrebbe pur avere 'riservatamente' notizie dai suoi colleghi di partito in Regione (un metodo da 'canale parallelo', forse aduso e frequente nei partiti della sinistra), è certamente ben più vero e responsabile che il Sindaco della città che ospita l'ospedale si attivi formalmente verso la stessa Regione per acquisire dati ed informazioni su un aspetto così importante, che coinvolge il futuro non solo dello stesso ospedale S. Corona, ma dell'intera città; in merito al  quale deve dare qualche cenno di risposta in Consiglio comunale perché è in quella sede istituzionale che è stato specificamente interrogato. E che cosa ha fatto di 'ufficiale', di 'formale' in questo senso, in tutto quel tempo, il Sindaco verso la Regione Liguria? Pensa di non avere 'la qualifica' per prendere iniziative, se finora non l'ha fatto? Pensa di non avere i 'titoli' per farlo? Eppure non è il Sindaco la 'massima' autorità'"sanitaria' della città? Non ha la responsabilità della pianificazione urbanistica, che potrebbe essere pesantemente coinvolta nell'intervento di riqualificazione ospedaliera? Non rappresenta l'ospedale S. Corona un'importante risorsa anche sotto il profilo economico per la città di Pietra Ligure?" aggiunge l'esponente di minoranza.

"Ancora: quando una decina d'anni fa, venne redatto, proprio dall'Amministrazione De Vincenzi della 'Lista civica pietrese',  il progetto di ristrutturazione di S. Corona, si ipotizzò l'alienazione di parte del patrimonio immobiliare dismesso o non più utilizzabile ai fini ospedalieri, per ricavare risorse finanziarie atte ad essere riutilizzate per la realizzazione di un nuovo 'monoblocco polifunzionale'. Allora, nel primo decennio del duemila, si immaginava di poter conseguire una somma intorno ai 40 milioni di euro, che si giudicava pienamente idonea per la realizzazione di quell'obiettivo. Oggi, tuttavia la somma disponibile è più che triplicata: ben 145 milioni di euro! Che cosa si vuole fare con una somma così rilevante? Se la soddisfazione per l'erogazione concessa può essere molta, tuttavia l'apprensione che tutto possa, alla fine,  ridimensionarsi o 'sgonfiarsi', come è  già accaduto, lo è altrettanto. In ogni caso, non si può tacere che, oltre all'inerzia in merito dell'Amministrazione De Vincenzi, formalizzata ed ufficializzata nella sciagurata comunicazione 'Liscio' al Consiglio Comunale, desta, in ogni caso,  altrettanto stupore, che la Regione Liguria non abbia ancora, a tutt'oggi, reso noto in che cosa consista la 'riqualificazione' dell'ospedale; se consista nel completamento delle specialità pertinenti il DEA di ll livello (vedi ad es. la cardiochirurgia); nel ritorno, presso lo stesso DEA, di tutte le specialità prima allocate presso S. Corona, quando era 'Azienda ospedaliera'; nel ritorno immediato di quelle specialità trasferite 'solo per breve termine…' nella circostanza dell'emergenza Covid 19, come il 'punto nascite, l'ostetricia e la ginecologia; nel potenziamento ulteriore con nuove specialità qualificanti".

"Conoscere il 'progetto' su 'come' si voglia riqualificare l'ospedale è altrettanto importante che conoscere l'ammontare delle risorse finanziarie disponibili da utilizzare in merito. I cittadini, che oggi sono di fatto sottoposti a stress continui per raggiungere sedi ospedaliere 'impossibili' come l'ospedale di Savona, perché collocate in siti contro ogni logistica e funzionalità, irraggiungibili per la percorribilità affannosa dell'autostrada, oberata di cantieri e priva anche della corsia d'emergenza, nonché della via Aurelia,  hanno diritto di sapere in che cosa consista la prospettiva di avere un ospedale funzionale di nuovo 'ottimale' nei suoi servizi, per tutto il Ponente ligure. Fa specie constatare, visti i più che ottimi rapporti con i 'vertici' della Regione Liguria, la quale dimostra incessantemente la sua benevolenza nei confronti della nostra città, continuamente 'finanziando' e 'rifinanziando' importanti opere poderose (torrente Maremola, opere a mare, acque bianche sull'Aurelia, nuova passeggiata di ponente, frane, ecc.), per cui senza 'quei' contributi finanziari regionali l'Amministrazione De Vincenzi, di 'suo', avrebbe finora 'piantato ben pochi chiodi…', che non sia stata ritenuta degna di nessuna considerazione nel merito della progettazione della riqualificazione ospedaliera di S.Corona".

"È tutto sommato un atteggiamento incoerente quello della Regione Liguria amministrata dal 'centro destra' perché, mentre 'copre d'oro' (per opere pur rilevanti per la città, dimostrando senso 'istituzionale' e non politico del proprio ruolo) l'Amministrazione comunale 'sinistroide' di Pietra Ligure, dall'altro non la considera minimamente per il progetto che, forse, sta più a cuore a tutta la città: la riqualificazione ed il futuro dell'ospedale. E, nell'ambito di questo progetto, il futuro e la destinazione delle decine di edifici dentro il perimetro dello stesso ospedale S. Corona,  non più utilizzati e dismessi ai fini ospedalieri: ecco le implicazioni 'urbanistiche'. Il tutto, tenendo conto dell'importante Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Pietra Ligure all'unanimità, il 29 Novembre 2018, il quale recita: "...Propone alla Regione Liguria la richiesta all'Università di Genova di istituire una sede staccata della Facoltà di Medicina e Chirurgia nel Ponente Ligure, anche mettendo a  disposizione ed utilizzando immobili all'interno della struttura ospedaliera dell'ospedale S.Corona, dismessi ai fini ospedalieri'. Per tutto quanto sopra scritto, ritenendo rilevante non solo per la città di Pietra Ligure, ma per tutte le città del Ponente della regione Liguria avere piena consapevolezza delle prospettive in atto circa la nuova riqualificazione ospedaliera di S. Corona, che con le nuove potenzialità deve tornare ad essere il punto di riferimento effettivo della sanità ospedaliera dello stesso Ponente Ligure, si chiede di coinvolgere tutte le altre Amministrazioni comunali del Ponente, organizzando a Pietra Ligure un consiglio intercomunale con l'invito alla partecipazione al presidente della regione liguria, Giovanni Toti" conclude infine Mario Carrara.

redazione

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