Politica - 01 giugno 2021, 07:30

Savona, assente tutta la maggioranza e il sindaco e salta il consiglio comunale. Le minoranze: "Profonda mancanza di rispetto verso la città"

Era in corso la lettura della pratica sulla concessione degli ex cantieri Mondomarine a Palumbo: in consiglio presenti solo gli 11 consiglieri di minoranza

Immagine di repertorio

Manca il numero legale e il consiglio comunale di Savona chiude i battenti prima del previsto. Ad essere assenti ieri sera nel parlamentino savonese in streaming tutti i consiglieri di maggioranza (unico rimasto il presidente del consiglio Renato Giusto) compresa il sindaco Ilaria Caprioglio, scatenando così così l'indignazione di tutta l'opposizione.

Erano da poco passate le 20.00 ed era in corso la presentazione da parte del consigliere di Rete a Sinistra Marco Ravera della mozione in merito alla concessione bando di gara per la concessione ventennale dei cantieri ex Mondomarine a Palumbo Superyachts. Però manca il numero legale e dopo due appelli ad essere presenti sono solo 11 consiglieri di minoranza.

 

"Da anni seguo, sempre fianco a fianco con Fabrizio Ferraro, le vicende legate al cantiere ex Mondomarine oggi Palumbo, con particolare attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori. Decine di interventi, comunicati, interpellanze, mozioni. Anche nel Consiglio comunale di oggi era in discussione una nostra mozione, firmata anche da Mauro Dell'Amico, in cui, a seguito dell'assegnazione delle aree, chiedevamo al Comune di prendere urgentemente contatto con la Regione Liguria e l'Autorità portuale per evitare ulteriori ritardi nella comunicazione ufficiale del vittoria della Palumbo Superyachts Savona Srl del bando di gara per la concessione ventennale dei cantieri e per farsi parte diligente, nell'assoluto rispetto dei ruoli, al fine di esortare il gruppo Palumbo a rispettare gli accordi firmati nel 2017 integrando anche gli ultimi 9 lavoratori attualmente in disoccupazione (il riferimento è a quei lavoratori lasciati a casa alla fine dello scorso anno)" spiega Ravera.

"Sono da poco passate le 20 quando prendo la parola per illustrare la pratica. Argomento, ma il Presidente si accorge che non c'è il numero legale. Si procede ad un secondo appello. Risultato: siamo solo 11 presenti. Tutti dell'opposizione. Nessun consigliere della maggioranza era, infatti, in aula (per di più virtuale). Credo sia un'offesa. Non per me, ma per i lavoratori e per il lavoro. Io sarei in imbarazzo fossi al loro posto. PS: grazie, invece, oltre agli 11, ai tre assessori presenti fino alla fine" prosegue il capogruppo di Rete a Sinistra.

"Riteniamo una profonda mancanza di rispetto verso la città il fatto che praticamente tutta la maggioranza (sindaco compreso) abbiano abbandonato la seduta proprio mentre si dovevano discutere e votare due mozioni importanti che riguardano la vita e la dignità delle persone (una sulla delicata vicenda dei cantieri Palumbo e un'altra, proposta da noi, sulla difficile situazione delle famiglie che vivono sotto la funivia crollata a seguito della frana). Nulla di nuovo, è una prassi che va avanti fin da inizio mandato e dimostra quanto il centrodestra non abbia a cuore Savona e i savonesi" specifica il capogruppo del Movimento 5 Stelle Manuel Meles.

“Non è la prima volta che i consiglieri di maggioranza abbandonano l’assise consiliare prima della fine del Consiglio e quando ancora sono in discussione diverse importanti pratiche. Ma forse è la prima volta che non era presente nemmeno un consigliere di maggioranza, se si esclude il Presidente del Consiglio. Mancando il numero legale, non si è potuto proseguire nella discussione e, di conseguenza, nel voto di una mozione che riguardava i lavoratori della Palumbo Yachts” ha continuato Barbara Pasquali, capogruppo di Italia Viva.

Luciano Parodi