"Vi facciamo sapere: per i prossimi scioperi, enti proprietari di Tpl la pace sociale ha un costo". "Vergogna". Questi sono alcuni dei tanti striscioni che campeggiano davanti al magazzino di Tpl a Savona posizionati dal lavoratori del trasporto pubblico locale che quest'oggi hanno incrociato le braccia per protestare contro l'azienda.
Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna così come dalle segreterie territoriali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, hanno indetto così lo sciopero con i servizi che potranno subire riduzioni e limitazioni da inizio servizio, alle ore 5.00, dalle ore 8.30 alle ore 17.30 e dalle ore 20.00 fino a fine servizio.
"Tale provvedimento è stato preso a seguito del preoccupante silenzio degli enti proprietari - spiegano i sindacati - in particolare della provincia e del comune di Savona a riguardo delle urgenti decisioni che si devono prendere in merito al futuro e alla gestione del Trasporto Pubblico Savonese, sulle conseguenti e gravi ricadute che tutto questo potrà portare sull'operatività e sulle condizioni di lavoro soprattutto del personale viaggiante, delle officine e dei lavaggi".
Con lo sciopero di quest'oggi i sindacati rivendicano il mantenimento della gestione pubblica di un servizio essenziale per i cittadini; il ripristino di corretti livelli di manutenzione degli autobus necessari per la sicurezza tramite una gestione più oculata del reparto officine, investimenti sui ricambi e prevedendo assunzioni di meccanici e lavatori; la stabilizzazione dei conducenti ad oggi assunti con contratti a termine considerando la pesante carenza di organico che porta a prestazioni straordinarie quotidiane; il mantenimento delle condizioni economiche dei lavoratori in essere, con i giusti riconoscimenti aggiuntivi al fine di raggiungere una congrua retribuzione in linea alle responsabilità che gli stessi affrontano quotidianamente; l'installazione urgente di sistemi di protezione dei conducenti e impianti di videosorveglianza su tutti i mezzi ricordando che più volte l’azienda anche in sedi istituzionali si è impegnata in tal senso.
Proprio sul tema sicurezza, i sindacati aggiungono: "Vogliamo ricordare il fatto molto grave che è successo nei giorni scorsi che si va a sommare a tutti gli episodi dello scorso anno, dove i conducenti si sono trovati da soli ad affrontare situazioni pericolose. Nel 2020 per avere un po' di considerazione siamo stati obbligati ad interrompere il servizio per un giorno, mentre per il 2021, senza azioni concrete ed immediate, siamo già pronti a qualsiasi iniziativa ma vogliamo dire basta. Soprattutto noi oggi chiediamo agli enti che sono i nostri maggiori sostentatori anzi, i nostri veri proprietari di prendere finalmente delle decisioni concrete in merito al TPL" aggiungono i sindacati.
"Quest'anno ci ha dimostrato l'importanza del rispetto dell'ambiente e che bisogna iniziare a lavorare per un Servizio Sostenibile ma purtroppo soprattutto nella nostra Provincia la Politica risulta assente. A questo punto noi vogliamo che sia preso un impegno concreto e che nella prospettiva dell'In House veniamo coinvolti su qualsiasi decisione. Siamo consapevoli che la mancanza di introiti ha danneggiato le casse aziendali, che si dovrà redigere un nuovo Piano Industriale, ma non vogliamo che tutto questo diventi un alibi in quanto, anche prima della crisi ci sono state scelte aziendali controproducenti tipo il default dei servizi commerciali e sicuramente con impegno e buona volontà da parte di tutti si possono ottenere grandi risultati".
"In conclusione vogliamo ricordare come in questo ultimo anno l'opinione pubblica ci ha spesso raffigurato come degli untori cercando di dissuadere dall'utilizzo del mezzo pubblico, mentre noi oggi vogliamo urlare a gran voce l'importanza di questo servizio, che nonostante le innumerevoli difficoltà quotidiane abbiamo sempre fatto il nostro dovere, ma soprattutto, vogliamo far presente che non siamo più disposti ad accettare menzogne che possono compromettere il nostro futuro e che i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali anche se disponibili al confronto, sono sempre pronti a fare le azioni di lotta necessarie per difendere il lavoro, la sicurezza e la qualità del servizio attribuendo ad ognuno le proprie responsabilità" concludono i sindacati.