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Savona | 31 maggio 2021, 18:09

Savona, il bilancio di fine mandato accende il dibattito. Apicella (Pd): "Lasciate la città molto peggio di prima". Caprioglio: "Più 22 milioni di euro, chi arriverà avrà la strada in discesa"

Le liti all'interno della maggioranza e la distanza con la città, le critiche del consigliere dem. La prima cittadina: "Credo che abbiamo fatto il massimo con massima buona fede"

Savona, il bilancio di fine mandato accende il dibattito. Apicella (Pd): "Lasciate la città molto peggio di prima". Caprioglio: "Più 22 milioni di euro, chi arriverà avrà la strada in discesa"

"Il giudizio a questa amministrazione si vede tutti i giorni in città, il problema di fondo è che la lasciate molto peggio di come era prima, voi non siete i commissari di questo comune avete deciso di tare un taglio di un certo genere, con questo avete colmato le lacune amministrative che vi hanno contraddistinto e che sono emerse in maniera evidente con litigi".

La pratica del bilancio di fine mandato e del documento unico di programmazione in consiglio comunale a Savona presentato dall'assessore Silvano Montaldo poteva accendere gli animi nella minoranza e così è stato. Ad attaccare con forza l'amministrazione il consigliere comunale del Pd, ex assessore al commercio della giunta Berruti Paolo Apicella che non le ha mandate a dire sulla gestione in questi cinque anni della città.

"Avete amministrato con la calcolatrice, non ci avete messo cuore, coraggio e passione, questo si percepisce in città - ha proseguito Apicella - Alla commissione bilancio l'assessore alla mobilità ha candidamente dichiarato che il suo piano del traffico non è stato portato a termine perché non è stato in grado di avere copertura politica. E' gravissimo. Su tutte le pratiche avete avuto spaccature".

"Vi avevo invidiato la scelta delle giunte itineranti, un'idea straordinaria, ma è durata tre sedute, siete scappati, perché non avete la cultura politica per affrontare il dissenso. Tutte le vostre scelte sono andate in funzione di non toccare il dissenso dei cittadini, è questa la mancanza di coraggio e non c'entrano i soldi. Andate a parlare con i commercianti, si sentono abbandonati. Gli assessori di prima avevano gli stessi soldi di quelli di adesso, nascondersi dietro a quello vale fino ad un certo punto" ha concluso il consigliere dem.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Ilaria Caprioglio.

"Non ha idea di che cosa avrebbe fatto un commissario, avrebbe tagliato tutti quei servizi che non erano ritenuti necessari, tutta la cultura completamente, non avrebbe partecipato ai bandi, avrebbe semplicemente messo a posto i conti. Dovevamo fare dei tagli e li abbiamo fatti, molti servizi sul sociale sono stati quasi totalmente ripristinati, alcuni in modo differente, come le rette sugli asili di nido" ha puntualizzato la prima cittadina, rispondendo anche ai consiglieri Elisa Di Padova, Marco Ravera e Barbara Pasquali.

"Siamo arrivati e avevamo un disavanzo di cassa di 14 milioni, andiamo via e c'è un più 22, chi arriverà dopo avrà la strada non in discesa ma ancora di più, perché abbiamo cantierato opere per 30 milioni di euro La città la lasciamo meglio di prima. Su Ata abbiamo fatto nonostante la pandemia un percorso complesso che porterà finalmente alla tariffa puntuale e al porta a porta. Perché non era stato fatto prima?" ha stigmatizzato Caprioglio.

"Il settore turismo e cultura per il 2014 erano 542mila 400 euro, nel 2018 erano 97mila 175 euro, non ci vuole il pallottoliere a capire che non erano uguali - ha risposto ad Apicella nel confronto con le somme a disposizione della passata amministrazione Berruti - abbiamo iniziato le giunte itineranti, eravamo soddisfatti ma non le abbiamo più fatte sia per tutti i problemi che dovevamo gestire e poi  per la pandemia ma le persone ci accusavano di tutto quello che era stato prima, dovevamo continuamente spiegare azioni che non avevamo posto in essere noi ma la precedente amministrazione, alle quali però ho continuato a rispondere, non ho addetto stampa, non ne ho 4, rispondo in prima persona, questa è vicinanza con la città".

"Non accetto che si dica che non si è lavorato con passione e coraggio, sicuramente si poteva fare di più, abbiamo cercato di togliere le macerie e ripartire a costruire dalle fondamenta, con grande attenzione alla continuità amministrativa, e lasciando sul piatto un comune sano, una partecipata avviata e abbiamo salvato i posti di lavoro con nuove assunzioni. Credo che abbiamo fatto il massimo con massima buona fede" ha detto il sindaco savonese.

"Indipendentemente da chi sarà ad amministrare questa città, deve essere nuovamente attrattiva, deve avere un futuro. E' finita l'epoca in cui bisognerà occuparsi del lavoretto, dei tappulli, delle manutenzioni che sono però routine. Bisogna pensare in una maniera diversa. Il percorso fatto era indispensabile saremo rimasti al palo per diversi anni. Senza la progettualità difficilmente si potrebbe parlare di futuro, oggi dobbiamo andare avanti" ha concluso l'assessore al bilancio Montaldo.

Luciano Parodi

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