Da una parte l'autorizzazione dell'iter di esproprio dei terreni di due proprietari che sarebbero fondamentali per ripristinare la linea di Funivie Spa danneggiate nel novembre 2019, ma dall'altra l'impegno a tutelare le famiglie coinvolte.
Nel consiglio comunale di Savona è stato trattato non solo il tema legato alla ripartenza dell'infrastruttura per l'assenso al Provveditorato delle Opere Pubbliche per la confisca, ma il Movimento 5 Stelle ha chiesto di emendarla concentrandosi sulle difficoltà riscontrate dall'azienda agricola presente nei pressi delle Funivie in via Rusca soggetta a cedimenti dopo i sopralluoghi dei mesi scorsi del Ministero per sistemare i danni dell'alluvione.
Il progetto poi potrebbe creare ulteriori problemi che si aggiungono a quelli già presenti e i titolari si oppongono.
A maggio dovevano proprio partire i lavori dopo l’affidamento ad una ditta specializzata e la linea per il trasporto del carbone dal porto di Savona ai parchi di Bragno poteva essere riattivata indicativamente intorno ad aprile del 2022, ma nel frattempo propri proprietari dei terreni dove sarebbero partiti gli interventi, hanno firmato per l’esproprio tutti tranne due che non avevano accettato l’indennizzo.
"Credo che in questo modo si possa dare all'ente la possibilità di chiedere al commissario, qualora fosse necessario, di apportare migliorie. Se ci si accorge che la frana è andata molto oltre al muro come previsto da progetto, sarebbe auspicabile che venisse allungato - ha spiegato il capogruppo del M5S Manuel Meles - si dà dignità alla situazione in cui vivono le persone che vivono lì".
"I danni subiti sono da valutare in altre sedi e non da parte dell'amministrazione comunale, l'intervento va comunque nella direzione di mettere in sicurezza l'area. Abbiamo risposto alle famiglie e ci siamo adoperati nel 2019 per consentire un passaggio di sicurezza garantendo l'accessibilità alle abitazioni, sono comunque opere provvisorie, attualmente la situazione è sotto controllo e in sicurezza, ma per la realizzazione delle opere definitive non sarà possibile dichiarare totale assenza di potenziali ulteriori movimenti in caso di forti precipitazioni, è quindi necessario intervenire con tempestività" ha detto il sindaco Ilaria Caprioglio.
"Bisogna andare in fretta perché queste opere vanno fatte, le determinazioni delle indennità di esproprio così come le progettazioni sono a cura del Ministero delle infrastrutture, un ente comunale non può essere un mediatore tra i privati e il Provveditorato" ha proseguito la prima cittadina.
L'emendamento è stato respinto con 17 voti contrari e 10 astenuti. La pratica legata all'assenso per l'esproprio invece ha ricevuto 22 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti.