"Ho predisposto e depositato un Ordine del Giorno con cui chiedo di rivedere le forti limitazioni che il Testo Unico in materia di commercio oggi pone all’attività di “hobbisti e creatori delle opere dell’ingegno e artistiche”, dove viene fissato a 200 euro il prezzo massimo di vendita dei singoli prodotti e a mille euro la somma complessiva massima del valore dei prodotti esposti dall’operatore" commenta il regionale di Cambiamo!" Alessandro Bozzano.
"Tutti abbiamo sotto gli occhi e viviamo in prima persona le drammatiche conseguenze della profonda crisi che questa pandemia ha generato. Tra i settori che si possono considerare maggiormente colpiti c’è senza dubbio quello del commercio ambulante, in particolare riferito al mercato delle “Fiere, fiere promozionali, manifestazioni storiche e manifestazioni straordinarie” che hanno subito lunghi periodi di blocco dell’attività. Tutti i venditori ambulanti, e in particolare gli operatori della categoria che rientra tra “hobbisti e creatori delle opere dell’ingegno e artistiche”, denunciano il momento di particolare sofferenza".
"Con il Decreto-Legge 22 aprile 2021 n. 52 (Riaperture) dal 15 di giugno, in zona gialla, potrà finalmente riprendere lo svolgimento in presenza delle fiere, nel rispetto di protocolli anti Covid, con il ritorno al lavoro di molti operatori. Proprio per dare modo a questo settore di risollevarsi, dopo averne attentamente ascoltato le istanze, ho presentato un Odg condiviso da tutto il gruppo di Cambiamo! con il quale si chiede di rivedere le forti limitazioni che il Testo Unico in materia di commercio oggi pone. Infatti, l’articolo 27 fissa a 200 euro il prezzo massimo di vendita dei singoli prodotti o manufatti; mentre l’articolo 32 bis limita a mille euro la somma complessiva massima del valore dei prodotti ed oggetti esposti dall’operatore" aggiunge Bozzano.
"Tali limitazioni all’attività degli ambulanti, riferite al settore degli hobbisti e creatori delle opere dell’ingegno e artistiche, ledono fortemente la possibilità di guadagno degli operatori, che spesso si trovano a voler proporre per la vendita oggetti e opere artistiche dal valore ben superiore alle limitazioni fissate dalla normativa vigente. Per questo motivo ho chiesto di procedere con la modifica del Testo Unico in materia di commercio, portando a 500 euro il prezzo massimo di vendita di singoli prodotti o manufatti e a 5mila euro il limite per la somma complessiva del valore dei prodotti ed oggetti esposti dall’operatore" conclude Bozzano.