Attualità - 29 maggio 2021, 16:11

Maxi pignoramento al Comune di Noli: oltre 2 milioni per la vicenda dei palazzi di via Belvedere

La Corte dei Conti ha disposto la misura, sospesa fino al 15 giugno, per verificare che i fondi vincolati siano stati destinati effettivamente alla loro finalità

Si aggiunge un altro controverso capitolo all'ormai annosa vicenda cominciata nel 2009 quando i lavori per la realizzazione di alcuni box in via Belvedere, a Noli, portò a dissesti e problemi di stabilità alle palazzine sovrastanti.

I condòmini dei civici dei numeri 18, 16bis e 14 da allora non sono più potuti rientrare nelle proprie abitazioni avviando una causa la cui sentenza, arrivata nel 2016, ha portato a un risarcimento in solido per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro gravante su quattro soggetti: le ditte Zoppi e Z&R, il progettista ingegner Delfino e il Comune, rimasto infine unico tra i condannati in grado di risarcire i proprietari degli appartamenti "franati" per poi rivalersi verso le altre entità per i regressi.

Nel 2018 l'allora amministrazione comunale si rivolse così al Ministero dell'Interno per poter usufruire del fondo costituito per evitare ai Comuni con sentenze di risarcimento esecutive, in situazioni simili dovute a calamità naturali o cedimenti strutturali, di finire in dissesto finanziario col Comune di Noli che nell'ottobre 2020 ha ricevuto questi fondi vincolati per il valore di 2,6 milioni dovuti in parte al condominio 18 e per una rimanenza al 14.

Da allora comincia la schermaglia resa pubblica a suon di volantini raccontata dalle parti in causa: "Nel mesi scorsi, la Corte dei Conti ha messo sotto osservazione il bilancio comunale, criticando la scelta di accollarsi l'onere dell'intero rimborso; per questo motivo, in attesa di chiarimenti, l'Ufficio Ragioneria ha temporaneamente fermato il versamento dell'ultima rata dovuta" si legge in una nota sulla pagina Facebook del gruppo di maggioranza "Idea Noli".

"Subito dopo, tuttavia, il Civico 18 ha deciso di agire esecutivamente - affermano dall'amministrazione - bloccando di fatto ogni impegno di spesa e rendendo impossibile organizzare le attività programmate per l'anno in corso: una scelta grave, che colpisce l'intera comunità, senza che ne questa né chi la rappresenta abbiano alcuna colpa. Fortunatamente il Tribunale di Savona, su ricorso dell'Amministrazione, ha sospeso il procedimento esecutivo fino al 15 giugno, dando modo a questo Ente di proseguire la sua attività, in attesa di ulteriori decisioni" continuano dalla Giunta Fossati.

Concludendo poi con una riflessione: "Ci chiediamo se non fosse il caso di aspettare le decisioni degli enti superiori, attese a breve, evitando di ricorrere a un'azione tanto drastica ma non necessaria e ancora meno opportuna, visto che II Comune aveva finora rispettato i suoi impegni".

A quel punto i condòmini di via Belvedere 18 non hanno desistito dal rispondere, e lo hanno fatto con alcuni volantini affissi in tutto il paese, andando a ribattere: "Il Comune di Noli sin da ottobre 2020 ha ottenuto dallo Stato le somme a saldo per il risarcimento che spetta al nostro condominio per iniziare finalmente la ricostruzione del caseggiato - affermano - Inspiegabilmente, a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti occasioni, nonostante le reiterate richieste, a tutt’oggi il Comune non ha provveduto a trasferire i fondi al nostro condominio opponendo ogni volta pretestuosi motivi".

"Non è vero che il pignoramento azionato per esercitare un legittimo diritto dei condomini ha bloccato ogni attività del Comune - scrivono i residenti - Si tratta infatti di somme erogate dallo Stato per evitare il dissesto finanziario del Comune a seguito di sentenze esecutive, quindi vincolate esclusivamente a tale finalità, e che il Comune non avrebbe comunque potuto destinare ad altre spese".

"Non è vero che la Corte dei Conti abbia criticato il pagamento di tali importi al nostro condominio - continuano - mentre è vero che è stato contestato al Comune di non aver ancora agito, dopo molti anni, per recuperare gli importi anticipati (sempre con denaro dello Stato) per conto degli altri corresponsabili condannati in via solidale insieme al Comune di Noli".

"A nostro avviso un'amministrazione seria dovrebbe attivarsi per favorire in ogni modo i propri concittadini a rientrare dopo così tanti anni nelle loro case invece di diffondere notizie inesatte e fuorvianti" si legge nel volantino di quei residente di via Belvedere 18 che "non possono disporre delle loro abitazioni  da 12 anni anche per responsabilità (accertate giudizialmente) del Comune di Noli. Tutti questi anni sono passati anche perché il Comune non ha mai voluto prendere in considerazione un più ampio progetto di riqualificazione della via Belvedere (elaborato a totale cura e spese del civico 18), debitamente approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Regione Liguria, ragion per cui da ultimo ci si è trovati costretti a limitarsi alla fedele ricostruzione".

Mattia Pastorino