"Approvato dal Consiglio regionale l’Ordine del Giorno da me predisposto sulla pratica dello "scuttling"(affondamento navale controllato). Un'attività ancora poco conosciuta in Italia ma già in voga in molti paesi, che può rappresentare una nuova possibilità per i comuni costieri, in termini turistici e di valorizzazione ambientale". Cosi commenta in una nota il consigliere regionale di "Cambiamo!" Alessandro Bozzano.
"Sono molto soddisfatto che il consiglio regionale della Liguria, almeno per la sua maggioranza, abbia compreso l’importanza di portare all’attenzione del Governo la necessità di normare a livello nazionale tale pratica, per dare la possibilità anche al nostro Paese di dimostrarsi all’avanguardia, sempre nel rispetto ambientale ma guardando allo sviluppo".
"Anche questa volta la minoranza non ha perso l’occasione per dimostrarsi contraria a tutto, a prescindere, senza andare a fondo delle cose, senza approfondire, parlando senza conoscere l’argomento e limitandosi a strumentalizzarlo a proprio favore. Lo ripeto ancora una volta: questa pratica consente di affondare il naviglio dismesso della Marina Militare, in maniera volontaria e pilotata ma solo dopo le dovute manovre di bonifica, al fine di effettuare una valorizzazione ambientale in zone che necessitano di un ripopolamento floro-faunistico, portando anche risvolti positivi dal punto di vista turistico" prosegue.
"Con l’approvazione di questo atto, condiviso da tutto il gruppo regionale di Cambiamo!, abbiamo ottenuto l’impegno del nostro presidente Giovanni Toti e della Giunta per attivarsi presso il Governo e arrivare così anche nel nostro Paese al riconoscimento formale e legale dello "scuttling", con una normazione che valuti vincoli e limitazioni a tutela del nostro mare, mentre prenda in considerazione le condizioni per procedere con l’affondamento".
"Ciò aprirà nuove possibilità per il nostro territorio, rappresentando una fonte di reddito importante per chi avrà le competenze e la capacità di investire. L'affondamento programmato consente infatti di valorizzare il naviglio in termini storici e culturali e, insieme, può fungere da attrazione turistica sui territori per le specialità sportive considerate, diventando elemento di esercitazione da parte dei corpi generici e speciali, quali Capitanerie di Porto, Comsubin, carabinieri subacquei. Si creerebbero cioè luoghi idonei all'immersione e al conseguente conferimento dei brevetti specifici, favorendo la nascita di nuove aziende del settore, rappresentando quindi un potenziale volano per l'economia del mare che non possiamo assolutamente permetterci di tralasciare" conclude Bozzano.