Politica - 25 maggio 2021, 17:29

Maneskin, Bizzarri contro gli haters: "Non capisco perché un cantante debba fare il test antidroga"

L'attore e presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura: "Quando smetteremo di considerare la droga un problema etico ne capiremo qualcosa evitando il moralismo ipocrita"

Il tema dell'assunzione di droghe è da sempre una questione che divide profondamente la politica e l'opinione pubblica italiana, e la recente polemica legata alla presunta (ma smentita) pippata di cocaina del cantante dei Maneskin in diretta all'Eurovision 2021 non ha mancato di stimolare polemiche e prese di posizione, fra cui anche quella di Luca Bizzarri.

Il popolare attore, e presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, dice la sua attraverso un post su Facebook, con il quale invita tutti a un approccio diverso al tema della droga.

Bizzarri esorta a vedere la questione al riparo da tabù, da considerazioni etiche o morali, e da una puritana logica puramente repressiva e censoria, che spesso sembra essere l'unica modalità con cui il discorso pubblico tratta una tematica complessa e importante come l'uso di stupefacenti.

"Non ho ben capito perché un cantante debba fare un test antidroga dopo aver vinto un festival. Anche perché così Paganini non ne avrebbe mai vinto uno - si legge nel post pubblicato da Bizzarri -. Quando la smetteremo di considerare la droga un problema etico forse potremmo cominciare a capire qualcosa della droga, ad affrontarne l’uso e gli abusi un poco più seriamente evitando il moralismo ipocrita che pervade ogni momento di questa disgraziata epoca".

Centinaia i commenti a seguito delle considerazioni di Bizzarri, divisi fra chi condivide il pensiero del popolare attore genovese, ritenendo opportuno rinnovare l'approccio al mondo della droga, e chi invece lo attacca ritenendo le sue esternazioni un modo sbagliato di affrontare la questione.

Redazione