Politica - 18 maggio 2021, 17:39

Spotorno, lavori alla terrazza a mare. Riccobene: "Incomprensibili i ritardi dopo cinque anni"

Il capogruppo di "Adesso Spotorno" duro verso l'amministrazione: "Costi lievitati, progetto sbagliato e danni alle attività commerciali vicine"

Prospettive non rosee per vedere la fine dei lavori entro l'estate, costi lievitati, un progetto considerato sbagliato e una situazione di incuria e degrado nella zona che avrebbe danneggiato diverse attività economiche della zona.

E' questo il bilancio del capogruppo di "Adesso Spotorno", Franco Riccobene, sui lavori che oramai da diversi anni vedono coinvolta la terrazza a mare della cittadina rivierasca, uno dei principali luoghi d'incontro del paese.

"Pare assolutamente incomprensibile come l‘amministrazione Fiorini in cinque anni non sia stata in grado di completare i lavori di sistemazione della terrazza a mare - esordisce il consigliere spotornese - Il progetto della sua messa in sicurezza nasce dalla precedente amministrazione Calvi e questa amministrazione pur potendo attingere ai fondi accantonati per nove anni dalle altre amministrazioni (circa 5 milioni di euro del patto di stabilità svincolati dallo stato) non è riuscita a completarlo".

"Occorre anche ricordare - aggiunge Riccobene - quante ironie suscitarono le parole del sindaco che, di fronte alle critiche per il continuo stato di totale abbandono in cui versava il cantiere, affermava sui social che gli addetti dell‘impresa 'lavoravano sotto' la terrazza, nel fiume. Ma sotto non c’era nessuno, e per anni non c’è stato nessuno".

"Poi c’è la storia di quanto è costata ai cittadini che hanno visto lievitare l’importo da un iniziale 600.000 ad oltre un milione di euro" prosegue.

"Ma c'è di più - continua l'esponente di 'Adesso Spotorno' - il progetto è pure sbagliato. Come è noto, infatti, la terrazza ospitava e ospiterà le sagre locali della Croce Bianca, dell‘Avis e della Polisportiva e nonostante la mia proposta che venisse realizzato un locale che ospitasse i servizi igienici pubblici, una cucina arredata e completamente allestita, così da facilitare il lavoro dei volontari, questa amministrazione ha deciso, come sempre, di far di testa propria e così oggi non avremo nessuna delle due strutture. Con i disagi del caso".

"Come si può pensare che un cantiere così ampio e in una zona strategica non influenzi negativamente le attività commerciali e ricettive confinanti, che per cinque anni hanno sofferto di un totale stato di abbandono?" si domanda poi Riccobene, portando diversi esempi di attività tra cui l‘Hotel Tirreno "che da anni lamenta l’assoluta indifferenza del sindaco e i cui proprietari da anni combattono non solo contro la crisi pandemica, ma anche contro un degrado inaccettabile. Questa amministrazione non ha mostrato il minimo segnale di interesse per il lavoro di un azienda che attrae migliaia di turisti e che dà lavoro a decine di addetti".

"Inoltre non è mai stato curato un passaggio pedonale agevole e spesso, solo dopo ripetute proteste, si è intervenuti per sistemare le reti di protezione del cantiere pericolosamente scardinate dal vento, dall’incuria e dall‘abbandono".

"Ed un‘altra stagione turistica è alle porte con la prospettiva di altri mesi di scandaloso ritardo" aggiunge amaramente il capogruppo di minoranza. "Certamente anche dovuti all‘ansia elettorale del sindaco che ha necessità di inaugurare qualcosa a ridosso del voto. Come nel caso dell’ascensore di via delle Strette che finito nel 2017 ha dovuto attendere anni prima di essere inaugurato e messo in funzione" conclude.

Redazione