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Attualità | 17 maggio 2021, 15:20

Un protocollo per riaprire le discoteche in sicurezza, manca solo l'ok dal Cts, Fasciolo (Silb): "Finalmente abbiamo un'idea di ripartenza"

Logica simile a quella del 'green pass', positivi i pareri di alcuni infettivologi e virologi tra cui il genovese Bassetti: "Un ritorno quasi alla normalità che quest’anno più che mai dovrà essere fatto in sicurezza, anche visti i precedenti"

Un protocollo per riaprire le discoteche in sicurezza, manca solo l'ok dal Cts, Fasciolo (Silb): "Finalmente abbiamo un'idea di ripartenza"

Mascherine all'ingresso, certificato di vaccinazione o un tampone negativo. Insomma, una sorta di "green pass" al ritmo di musica.

E' questo un anticipo del protocollo studiato da Silb-Fipe e ne giorni scorsi validato da alcuni scienziati tra infettivologi e virologi come Bassetti, Lopalco, Cascio, Alagna ed altri che potrebbe permettere dalle prossime settimane di tornare letteralmente in pista, più precisamente su quelle da ballo.

A questo punto per avere il via libera mancherebbe solamente il parere favorevole del Cts e, consequenzialmente, quello del Governo per consentire alle imprese italiane dell'intrattenimento e dello spettacolo di riaprire i battenti. Per qualcuno dopo quasi un anno di inattività dopo la parentesi estiva dello scorso anno, per altri invece, ossia i locali al chiuso, dopo ben oltre 365 giorni.

Prima di farlo però servono delle regole: "I giovani non aspettano altro: l’arrivo della bella stagione, le discoteche, gli amici, un po’ di divertimento e tanta musica, nonostante la pandemia da Coronavirus. Un ritorno quasi alla normalità che, quest’anno più che mai, dovrà essere fatto in sicurezza, anche visti i precedenti" spiega attraverso la sua pagina Facebook il professor Bassetti.

Il quale poi spiega, a grandi linee, le misure contenute nel protocollo: "In discoteca bisognerà indossare la mascherina per entrare e poi sarà facoltativa. Occorrerà presentarsi in anticipo con l’attestazione vaccinale o l’esecuzione di un tampone rapido antigenico effettuato massimo nelle 36-48 ore precedenti l’evento. La certificazione potrà essere presentata direttamente all’ingresso o con registrazione su sistemi digitali. Altri Paesi lo hanno già fatto con successo".

Questo modello è infatti già stato proposto in Olanda e Spagna con le sale da ballo e in Inghilterra con le finali delle coppe nazionali di calcio disputatesi a Wembley. Ed è un passo considerato concreto verso la ripartenza anche dagli stessi operatori del settore: "Sono indicazioni proposte già l'anno scorso e non prese in considerazione, ma non ci interessa far polemica ora vogliamo ripartire e il nostro risultato al momento è che, rispetto ad un periodo dove la categoria non aveva alcun tipo di attenzione, ora per lo meno c'è un'idea di ripartenza e attenzione alle problematiche" spiega Fabrizio Fasciolo, presidente regionale Silb e membro della Giunta nazionale, aggiungendo come sia anche previsto un test Covid anche all'uscita.

I primi esperimenti si svolgeranno in due discoteche simbolo del divertimento a livello nazionale: una al chiuso, ovvero il "Fabric" di Milano, e una all'aperto, al "Praia" di Gallipoli, dove il 5 giugno, una volta ottenuto l'ok dalla Regione Puglia, 2mila persone potranno testare questo nuovi modo di tornare a divertirsi a suono di musica.

Anche la Liguria potrebbe muovere i primi passi in tal senso nella seconda settimana di giugno e presentarsi nel pieno dei mesi estivi pronta a riaprire i battenti: "Un paio di candidature di locali le abbiamo - aggiunge Fasciolo - vedremo nelle prossime settimane di riuscire a organizzarci. Anche perché non dobbiamo dimenticare che la gente continua ad andare a ballare in posti non autorizzati e dunque senza alcun controllo".

La voglia di ripartire è forte e si è fatto molto per attrezzarsi, riorganizzando spazi e capienze. Ma non solo: "I locali liguri avranno anche a disposizione un macchinario che sfrutta le frequenze luminose e aiuta, all'aperto o al chiuso, ad abbattere i droplets di saliva con cui si trasmette il coronavirus e a sanificare gli spazi" aggiunge il rappresentante del sindacato dei locali da ballo.

"I giovani hanno perso un anno di relazioni umane, sport e divertimento - ha scritto ancora il direttore della clinica di Malatie Infettive del San Martino, Bassetti - Da padre, prima che da medico, voglio tornare a vedere i giovani sorridere e divertirsi. Io lavoro tutti i giorni anche per loro affinché si possa tornare presto alla normalità’. Naturalmente è una grande responsabilità di tutti".

Mattia Pastorino

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