Il distaccamento e il disinteresse dei giovani verso la politica sembrano ormai da diversi anni un dato di fatto assodato nel Bel Paese. La disillusione ha preso il sopravvento nei confronti della "cosa pubblica" e di come questa venga gestita. Eppure non per tutti è così.
Vuoi per la tendenza del mondo politico di avvicinarsi alle nuove leve, in particolar modo attraverso il mezzo social, vuoi per l'importanza nel quotidiano sempre più tangibile ricoperta dalle scelte prese nelle "stanze dei bottoni" sul vivere quotidiano. Ma vuoi anche per la spinta da alcuni comuni nell'istituzione dei consigli comunali dei giovani. Ebbene, qualcosa sembra poter cambiare.
Sta succedendo a Spotorno, dove un gruppo di giovani, ex sindaci e consiglieri proprio dei ragazzi, tutti sulla ventina, hanno deciso di non far cadere il frutto della loro esperienza giovanile degli anni scorsi ma di coglierlo e offrirlo alla comunità. Si sono così costituiti in un gruppo chiamato Novaspot e, in vista delle prossime elezioni comunali, hanno lanciato un appello e alcune proposte ai futuri candidati sindaco.
Lo hanno fatto con una lettera dove, oltre ad indicare alcuni veri e propri punti pronti a diventare spunto per un programma, stigmatizzano il "vecchio" mondo amministrativo, in una cittadina "con una instabilità politica che dura da più di 10 anni, protagonista di una situazione amministrativa critica, arenata in un continuo alternarsi di polemiche, ostilità e divisioni" anche con "gravi scandali" a coinvolgere l'amministrazione "senza che questa ne prenda le distanze" con diverse dimissioni.
Più che un "j'accuse" però quello dei giovani spotornesi vuole essere un campanello d'allarme e, al tempo stesso, un assist: "In un momento storico di emergenza sanitaria ed economica come quello che stiamo vivendo, crediamo di aver bisogno, ora più che mai, di un progetto che si spinga oltre le appartenenze politiche e gli interessi personali" hanno aggiunto nella lettera di presentazione di quello che non vuole diventare una lista vera e propria, piuttosto "un anello di congiunzione" in una sorta di transizione verso una nuova classe politica comunale.
"Ma senza ergerci sopra nessun coetaneo, anzi: siamo aperti a chiunque voglia supportare questo nostro modo di vedere le cose - ci tengono a puntualizzare - In noi è presente l’esigenza di aprire un dialogo con tutti i ragazzi e i cittadini spotornesi, perché l'esperienza che abbiamo vissuto possa sfociare in un cambiamento positivo per il paese".
Un cambio di rotta quello chiesto, in cui recitare una parte attiva: "Spesso alle elezioni comunali finisce che in lista ci sia un ventenne per acchiappare qualche voto e poi lo si accantoni - spiegano - Questa concezione a noi non piace. Vogliamo essere attori e proporre idee che possano essere condivise da tutte le forze politiche in gioco, anche quelle che fino ad oggi si sono contrapposte".
Intanto per il momento una risposta dalla controparte non è arrivata: "Aspettavamo che qualcuno rispondesse - dicono i giovani spotornesi - ma oltre alle reazioni, anche le più disparate sui social, c'è stato abbastanza silenzio. Un po' di delusione da parte nostra c'è, magari è stata anche la sorpresa del nostro annuncio ma il silenzio è abbastanza imbarazzante".
Se da quel lato fredda è stata la reazione, tra gli altri giovani un barlume di interesse sembra potersi accendere: "Avvicinare le persone non è facile ma qualcuno interessato da coinvolgere c'è. Il nostro invito è rivolto a chi può avere passione e intenzioni reali di impegnarsi per Spotorno".
Una città che nel corso degli anni ha perso diversi abitanti: "Anche in questo senso va il nostro impegno: vorremmo una città non solo più attrattiva ma che sappia trattenere i giovani spotornesi senza che si trasferiscano in cittadine vicine".
"Crediamo che la nostra generazione non debba essere più considerata un numero su cui giocare, quindi tramite questa iniziativa vorremmo avanzare alcune proposte, per incoraggiare la partecipazione giovanile alle dinamiche spotornesi. Per molti di noi questa situazione è scomoda e crediamo sia giunto il momento di reagire" concludono i rappresentati di "Novaspot".
Ecco i punti proposti dai firmatari della lettera (Lorenzo Bardini, Martina Bagnasco, Simone Peluffo, Giulia Saggin, Margherita Scapacino, Francesca Ceravolo e Andrea Perrotta)
Istituzione del “Comitato della Popolazione Giovanile”, promessa e mai realizzata, che sia inserito nello statuto comunale, avente le seguenti finalità:
- Assicurare la comunicazione tra amministrazione comunale e giovani.
- Promuovere iniziative di carattere culturale, sportivo, ricreativo, sociale e per la tutela del territorio.
- Promuovere l’occupazione giovanile.
- Prendere parte alle decisioni comunali in tema di scuola, sport, ambiente, lavoro e turismo.
- Promuovere la partecipazione delle varie associazioni che hanno strutture giovanili già presenti sul territorio, alle iniziative proposte dal Comitato.
- Proporre, in fase di stesura del bilancio, interventi mirati per i giovani.
Promozione di iniziative volte alla tutela ed esaltazione del nostro Territorio:
- Valorizzare le bellezze del nostro ecosistema e dell’ambiente marino.
- Migliorare l‘entroterra troppo spesso in stato di abbandono.
- Bonificare l'ex discarica in zona Serra, uno scempio ambientale unico sulla costa ligure a cui ci siamo perfino abituati.
Intraprendere iniziative a sostegno del lavoro e della residenza, tramite interventi mirati per limitare il continuo spopolamento del paese e renderlo attrattivo per la fascia giovanile.