Fiducia e speranza. Sono queste le due parole chiave con le quali il turismo savonese si appresta a disporre la stagione turistica estiva, che già lo scorso fine settimana ha visto, con la possibilità di muoversi liberamente tra Regioni dello stesso colore, un antipasto.
A confermarlo è stato, dalla terrazza del Grand Hotel Savoia di Genova dove si è svolto il convegno "Il turismo riparte. Riparte la Liguria" organizzato da Fratelli d'Italia, il presidente di UPA Savona, Angelo Berlangieri, sottolineando come le premesse da parte della clientela e la buona volontà da parte degli operatori del mondo turistico savonese siano confortanti.
"Siamo abbastanza fiduciosi dal punto di vista di quelle che sono le intenzioni dei nostri dei nostri clienti perché non appena si è parlato di ripresa sono ricominciate le richieste" ha affermato Berlangieri, confermando come ci sia nell'aria "molta voglia di tornare a fare vacanza, di venire in Liguria e in provincia di Savona".
"Questo ci rende felici perché vuol dire che ci siamo rivolti bene alla clientela, anche sul tema della sicurezza e della tranquillità" ha continuato il numero uno di Upa, non dimenticando tuttavia quelle che possono essere le preoccupazioni: "Non è tanto dal lato del movimento dei nostri ospiti internazionali, quanto sulla confusione con cui, come sempre, questo Paese tende anche un po' a banalizzare i temi del turismo, pensando sia sufficiente dire che da luglio tutto riparte".
Come già sottolineato in altri interventi dallo stesso Berlangieri e da diversi operatori le cose non starebbero così né dal punto di vista imprenditoriale, né tanto meno dal lato del turista, in particolare quello estero, tra obblighi di quarantena e coprifuoco.
"Le vacanze vengono programmate adesso - ha aggiunto l'albergatore finalese - se non si da un messaggio chiaro su come sarà possibile spostarsi tra regioni, accedere in Italia dall'estero o come si potranno trascorrere le vacanze sul territorio, rischiamo di perdere gran parte del movimento che per non trovarsi all'ultimo momento in certe condizioni deciderà di andare da un'altra parte".
L'ultimo episodio ricordato è quello dell'ordinanza del ministro Speranza del 29 aprile che stabiliva quattro giorni di quarantena per gli arrivi dalla Svizzera, un mercato, insieme a quello proveniente da Francia, Germania e Paesi limitrofi da attirare col rispetto delle regole, e quindi la sicurezza della vacanza, e senza confusione di regole.
Poste queste premesse, la fiducia è quindi alta, ma ad una condizione e con un monito: "Chiediamo di farci lavorare alle stesse condizioni di competizione rispetto agli altri mercati -ha concluso Berlangieri - Noi siamo in grado di affrontare la situazione e di fare una bella stagione se ci mettete confusione di mezzo per cui altrove possono annunciare di essere più preparati di noi o più seri di noi e meglio programmabile, nonostante la buona volontà non riusciremo ad attirare i flussi turistici".