"Mi sembra che ci sia troppa rassegnazione da parte delle istituzioni locali sulla possibilità di salvare le Funivie e più in generale di tutta la filiera delle rinfuse (porto, Funivie e Italiana Coke). Io però non mi rassegno mai". Cosi commenta in una nota Andrea Pasa, segretario generale della Cgil Savona.
"C'è la possibilità di salvare tutto, anzi per rilanciare e garantire occupazione, industria e salvaguardia dell'ambiente. Ma serve che la politica nazionale e regionale costruisca un progetto e una strategia, utilizzando anche parte delle risorse europee che arriveranno nel nostro paese".
"L'infrastruttura ambientalizza tutto il ciclo delle rinfuse, è all'avanguardia pur avendo oltre 100 anni. Non si può da una parte riempirsi la bocca sui temi 'green' e poi gettare a mare un'infrastruttura che risponde a questi requisiti. Tutti hanno rimarcato il silenzio assordante da parte del Governo sulle Funivie, ma più in generale su tutte le crisi industriali savonesi. È necessario immediatamente nominare un nuovo commissario che gestisca la ricostruzione e il futuro, incontrare il MIT e il MiSE per la strategicità della filiera e il MIL per mettere in campo subito uno strumento che possa garantire l'ammortizzatore sociale per i dipendenti".
"I lavoratori, il territorio, le istruzioni locali e i sindaci meritano rispetto da parte dei ministeri. Cosi come la Regione, la provincia e il Prefetto che sono ancora una volta impegnati a sollecitare i ministeri interessati al fine di convocare nelle prossime settimane gli incontri richiesti. Purtroppo, per l'ennesima volta, sono ancora troppo timidi i segnali che arrivano dall'Autorità Portuale che quando si tratta di approfondire i temi savonesi, è sempre troppo titubante e poco incisiva" prosegue Pasa.
"Oggi i lavoratori hanno manifestato in presidio e meritano di sapere quale tipo di futuro si prospetta per loro. Mai visto un menefreghismo così da parte dei ministri e dei ministeri verso i territori. Il 12 maggio il MIT ha convocato l'Autorità Portuale di Sistema per parlare della Liguria. E quindi anche di Funivie, Italiana Coke e Alti Fondali. Il prossimo 16 giugno il TAR dovrà pronunciarsi sul tema delle concessioni, ridate indietro da Funivie al MIT. La preoccupazione è altissima, tenuto anche conto dei problemi economici comunicati dall'Ad di Funivie. Tutto questo rischia di provocare un effetto a catena sull'impresa e quindi sull'infrastruttura e sui lavoratori".
"C'è un problema più generale di riconoscimento delle istituzioni locali e regionali da parte dei livelli ministeriali. Non è mai accaduto che alle tante richieste da parte della Regione, dei parlamentari e addirittura il Prefetto, le risposte siano state cosi inconcludenti" conclude Pasa.