L'autorizzazione alla demolizione, la ricostruzione e il cambio di destinazione d’uso con un aumento dei volumi pari al 35% oltre agli interrati in possibile contrasto con la legge regionale 49 del 2009 e con la normativa di piano territoriale di coordinamento paesistico oltre all'autorizzazione a costruire in fascia di inedificabilità e una possibile lottizzazione abusiva.
Queste le presunte irregolarità sulle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure segnalate e contestate in una lettera inviata al Procuratore della Repubblica Ubaldo Pelosi, al Ministro della Giustizia Marta Cartabia, al presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, al comando della polizia locale di Celle e all'ufficio controllo abusivismo e illegittimità edilizia della Provincia.
La missiva è stata firmata dall'ex sindaco e ex candidato primo cittadino a Celle nel 2014 Luigi Bertoldi, Luigi Gaetti, ex senatore e vice presidente Commissione Antimafia, il senatore Mattia Crucioli, i consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Fabio Tosi, Daniela Pongiglione, ex consigliere comunale di Savona, Franca Guelfi, consigliere comunale di Vado, Pietro Corona, consigliere comunale di Albisola e Doris Zanatta.
"La Regione è il soggetto che ha emanato la legge e la normativa in questione. La Regione è il soggetto che, più di ogni altro, è titolato a indicarne le modalità di applicazione. La Regione ha scritto che l’incremento di volume non è compatibile, cioè è illegittimo. Si ripete: non sono i sottoscritti ad affermarlo; i sottoscritti riportano l’autorevole e perentorio giudizio della Regione, la cui validità, si ritiene, non può essere negata salvo prova contraria" spiegano nella lettera.