Attualità - 24 aprile 2021, 12:28

Estate 2021: anno nuovo, regole vecchie. Così le spiagge liguri provano a ripartire

Possibilità di apertura già dai prossimi giorni per chi riuscirà. Schiappapietra (Sib): "Le regole han funzionato, ora la situazione è più chiara. Aspettative? Il sentiment sugli italiani è positivo"

Arriverà tra meno di 48 ore quella la data da "cerchiolino rosso" sui calendari dell'imprenditoria turistica della Liguria.

Da lunedì 26 aprile infatti, quando entrerà in vigore il Dl "aperture" come lo ha già ribattezzato qualcuno, via libera anche all'apertura degli stabilimenti balneari. Un primo cauto passo per dare quasi ufficialmente il via alla stagione turistica.

Se da un primo momento sembrava si dovesse attendere almeno la metà del prossimo mese, l'ipotetica data del 15 maggio non è stata inserita volutamente nel decreto per lasciare spazio di manovra più ampio a chi già fosse stato pronto ad accogliere la clientela.

"Siamo arrivati proprio in queste ore ad avere la situazione un po' più chiara - spiega il presidente del Sindacato Balneari ligure, Enrico Schiappapietra - essendo la linea del Governo quella di favorire maggiormente le attività all'aria aperta la spiaggia è uno dei luoghi che maggiormente si confà a questo concetto".

Al momento non sembrano esserci nuove linee guida, rispetto alla precedente stagione, in quanto anche il dl rimanda alle ordinanze balneari regionali dello scorso anno o a quelle già emanate nell'anno in corso. Al momento quindi, negli stabilimenti privati, dieci metri quadri per ogni ombrellone, un metro e mezzo tra lettini, cartellonistica informativa, cabine affittate al singolo nucleo familiare, mascherine negli spazi comuni, no agli sport di gruppo, ok ai racchettoni.

A queste si va ad aggiungere l'annuncio della Regione di concessione degli spazi demaniali per l'ampliamento dei dehors (leggi QUI): "Non abbiamo ancora ricevuto il testo della delibera di Giunta. Tutto ciò che va in direzione di mettere in sicurezza il cliente è però ben accetto, una scelta positiva".

Sarà demandata ai singoli Comuni, sempre cercando almeno di controllare gli accessi o evitare assembramenti e predisponendo un'adeguata cartellonistica, la gestione delle spiagge pubbliche, dove ogni amministrazione sceglierà la modalità più consona e rispondente alle proprie peculiarità: "Le diverse scelte dello scorso anno dal mio punto di vista hanno funzionato. Crediamo e speriamo vengano confermate".

Chi vorrà quindi da lunedì potrà cominciare ad aprire i battenti: "La riteniamo una scelta saggia - aggiunge Schiappapietra - dal momento che piemontesi e lombardi avranno la possibilità di raggiungere le nostre coste: così si evitano assembramenti sui viali dove il distanziamento è difficile da controllare e garantire. Orograficamente poi le spiagge rappresentano d'altra parte per la Liguria gli spazi più vasti".

La "fame di mare" è forte. E lo confermano già i buoni numeri di prenotazioni arrivate: "Il sentiment per quanto riguarda i turisti italiani è buono - continua il vice presidente nazionale Sib - Lo scorso anno non abbiamo registrato alcun cluster Covid nelle nostre strutture, e questo ci ha fatto capire come fossero validi gli accorgimenti sanitari messi in atto: le persone hanno voglia di aria aperta, sono confidenti e hanno quindi risposto finora in maniera ottimale".

Il tutto però sarà influenzato, in positivo o in negativo, dalla possibilità o meno di spostamento tra Regioni per questo turismo e dalla funzionalità del "green pass" per la porzione di stranieri: "Se ci sarà la possibilità di circolare liberamente nell'area comunitaria potremo tornare a vedere un po' di turismo straniero" dice Schiappapietra.

Passi avanti intanto per la app con la quale da remoto si potranno prenotare posto ombrellone e spiaggia senza bisogno di recarsi fisicamente in spiaggia: "Siamo in versione beta, vorremmo lanciarla intorno al 15 maggio. Non si ha solo il vantaggio di poter prenotare il posto ma anche di compilare online la modulistica necessaria: questo ci porterà a evitare code e assembramenti agli ingressi, senza dover avere una figura dedicata".

Dalla difficoltà sembra essere scaturita l'opportunità di crescita. E ci scherza su il presidente Sib: "Qualcosa in tutta questa disgrazia abbiamo imparato, almeno dal punto di vista tecnologico per rilanciare le nostre aziende".

Mattia Pastorino