Politica - 22 aprile 2021, 14:09

Riaperture, il sindaco di Calice, Comi: "La politica disponga le regole pensando alla concreta attuabilità"

"Bisogna coniugare il rispetto della salute con l'efficacia lavorativa delle misure: anche questo aiuterà ad alleviare la tensione sociale"

Riaprire si, ma solo in zona gialla, all'aperto e non oltre le 22.

Il dibattito, non solo politico, dall'approvazione in Consiglio dei Ministri dell'ultimo decreto legge anti Covid19 si sta concentrando su questo tema: il ritorno di molte attività di ristorazione al servizio ai tavoli.

Argomento su cui la discussione si colora di diverse sfumature, dov'è ben più ampia la gamma rispetto alle quattro tonalità stabilite dal Governo per l'imposizione delle diverse restrizioni, fino ad arrivare allo scontro tra le leggi e la loro attuabilità.

Sull'argomento interviene il primo cittadino di Calice Ligure, Alessandro Comi: "Desidero iniziare queste mie considerazioni mettendo subito in chiaro una cosa che ad alcuni sembrerà scontata - esordisce il sindaco Comi -, forse lo sarebbe stata mesi fa ma oggi non lo è affatto. L’emergenza sanitaria con la quale stiamo lottando da ormai più di un anno è qualcosa di terribilmente reale, è fatta di sofferenza paura e dolore ed ha portato nelle nostre vite un’insicurezza mai vista negli ultimi decenni".

La premessa a questo discorso quindi sta tutta nel ruolo che le istituzioni locali, specialmente nei piccoli centri, hanno svolto in questo duro anno di pandemia: "Come molti altri sindaci ho toccato con mano il profondo disagio nel quale si sono trovati molti cittadini colpiti dal virus che in modi diversi hanno affrontato solitudine, malesseri e timori, e che a volte si sono trovati in uno stato di profondo sconcerto per le difficoltà nel rapportarsi con un sistema sanitario spesso in grande affanno nell’affrontare un nemico sconosciuto. Per quanto possibile abbiamo cercato di star loro vicini e di supportarli durante le settimane di isolamento o quarantena alle quali sono stati costretti, nello stesso tempo abbiamo avvertito il grande lavoro e lo sforzo di tutti gli operatori sanitari che, vogliamo ricordare, ancora adesso fanno del loro meglio per avvicinarci sempre di più alla fine di questo terribile incubo".

"Poche ore fa come tutti - prosegue - abbiamo saputo le disposizioni previste per le prossime settimane in merito a spostamenti, scuola ed attività commerciali e come ogni volta stiamo cercando di comprenderle al meglio per spiegarle altrettanto precisamente alla cittadinanza ed alle attività commerciali del nostro Comune".

"Credo sia inutile ribadire che anche in questo frangente cercheremo di fare il possibile per supportare coloro che faticosamente stanno cercando di risollevarsi rispettando quanto deciso e che con loro cercheremo le soluzioni più adatte ed utili per affrontare i prossimi mesi" aggiunge Comi.

Il senso di sollievo dato da una riapertura però spesso si scontra con la realtà dei territori: "Sono evidenti alcune problematiche: non tutte le attività di ristorazione hanno la possibilità di avere un adeguato spazio all’aperto e non tutti i Comuni sono in grado di garantire spazi esterni ad ognuna delle attività presenti nei loro territori. Pranzare all’esterno ora, per quanto accettabile, è comunque un’attività estremamente limitata dalle condizioni meteorologiche visto che è chiaramente impossibile prevedere coperture per ogni tavolo. Cenarvi ora poi è quasi un atto di coraggio" sottolinea il sindaco calicese.

"Ci permettiamo di ricordare che erano stati studiati già mesi fa, e poi stabiliti, dei protocolli comportamentali ed organizzativi che potevano garantire un adeguato livello di sicurezza sanitaria nei ristoranti e non solo, molti locali avevano ridotto il numero dei tavoli ed acquistato paratie divisorie od altro, si sono tenuti registri delle presenze e garantita una sanificazione quotidiana adeguata" ricorda quindi. 

La soluzione potrebbe essere quindi proprio trovata in queste linee guida: "Crediamo che debba essere riconosciuto a coloro che si sono adoperati per tali adeguamenti lo sforzo fatto e che gli si debba dare la possibilità di utilizzare anche solo parzialmente alcuni spazi interni piuttosto verificando quanto messo in pratica e se necessario suggerendo loro ulteriori accorgimenti".

"Ancora una volta ribadisco la necessità che la politica non continui a discutere di un sì od un no alle aperture, ma che predisponga le necessarie disposizioni ricordandosi della loro concreta attuabilità, sempre nel rispetto della salute di tutti ma considerando con attenzione la loro efficacia in ambito lavorativo, anche questo aiuterà a stemperare la crescente tensione sociale".

"Posso solo augurarmi che alcune delle disposizioni previste vedano una loro rivisitazione nelle prossime settimane confortate da numeri sempre migliori per quanto riguarda contagi, guarigioni ed indici di mortalità" conclude il primo cittadino.

Redazione