"Grazie per la nave dedicata ma vogliamo la tariffa adeguata". I camalli del porto di Savona non le hanno mandate a dire con uno striscione posizionato all'ingresso portuale contro l'inaugurazione avvenuta questa mattina della nuova nave ro/ro ibrida Eco Savona, consegnata a Grimaldi Lines poche settimane fa dai cantieri asiatici.
I portuali protestano da anni nei confronti del blocco della contrattazione del contratto collettivo e dell'autoproduzione visto che per gli interventi interni in banchina e sulle navi non vengono molto spesso impiegati i lavoratori della compagnia portuale creando disoccupazione e precarietà.
La polemica era sfociata ad inizio anno proprio contro Grimaldi Lines e i sindacati avevano specificato che venivano fatti lavorare in banchina gli stessi uomini imbarcati sulle loro navi.
A Genova la protesta era sfociata a marzo bloccando il porto in quanto i sindacati e i lavoratori della compagni unica si erano schierati contro i terminalisti genovesi di Confindustria a causa di una lettera di "diffida e messa in mora" mostrata (non consegnata ufficialmente) al presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale a cui si contesta di non avere esercitato vigilanza e controllo su organizzazione e attività della Compagnia Unica, provocando dal 2013 ad oggi "danni" per 8 milioni più interessi di cui le imprese si riservano di chiedere il risarcimento.
Presa di posizione quest'ultima che aveva fatto infuriare i portuali e le rappresentanze sindacali.