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Attualità | 21 aprile 2021, 18:50

Difesa della costa di Alassio, le associazioni di categoria: "Servono interventi ben delineati"

In una lettera al sindaco Melgrati gli si chiedono "determinazione e coraggio" nell'effettuare le giuste scelte: "La città ha estrema necessità di iniziare a difendere realmente le sue attività ed il suo abitato"

Difesa della costa di Alassio, le associazioni di categoria: "Servono interventi ben delineati"

Avevano presentato lo scorso febbraio un documento all'amministrazione comunale con domande e richieste legate alle opere di difesa della costa per le spiagge alassine (leggi QUI) al fine di avere garanzie sul trattamento che avrebbe dovuto ricevere una delle principali attrazioni e fonti di ricchezza di Alassio.

Ora, dopo oltre due mesi in cui i cantieri sono già stati avviati, le cinque associazioni di categoria della Città del Muretto sono tornate alla carica per avere dal sindaco Melgrati risposte circa la definizione di una linea d'azione che sia "ben delineata" e guidi la realizzazione di queste opere con un percorso "il più condiviso possibile".

Cosa che manca ancora "alla data del 21 aprile dopo un inverno nel quale le ipotesi di soluzioni si sono rincorse dall’una all’altra, spesso senza rispettare un principio di economicità" si legge nella lettera inviata da AssoRistoBar, Associazione Albergatori Alassio, AIMA (Associazione Immobiliare Alassio), Associazione Bagni Marini e dal "Consorzio Un Mare di Shopping".

"Come presidenti delle categorie rappresentative della maggioranza assoluta del tessuto economico alassino - spiegano - siamo nuovamente a chiedere che l’Amministrazione, i tecnici incaricati e i funzionari regionali valutino l’opera di difesa (che sia realmente tale) più funzionale, economicamente sostenibile e che, con i 2,5 milioni disponibili, possa difendere in modo duraturo e già per il prossimo autunno, che fa nuovamente paura, il più lungo tratto di costa".

Pur riconoscendo un "limite economico che non si può fare a meno di considerare" il quale parrebbe ostacolare la piena messa in sicurezza del fronte mare di Alassio, "che avrebbe necessità di un impegno di risorse probabilmente molto più importante", le associazioni guardano all'immediato loro ponente come esempio da seguire: "La vicina Laigueglia su 800 metri di fronte è riuscita con lo stesso importo ad apportare sabbia in grande quantità, 50 metri cubi a metro lineare tramite camion e ad allungare i moletti (opera di difesa scelta). Alassio con la stessa cifra e con le stesse modalità dei camion avrebbe eseguito o eseguirebbe poco più che un ripascimento stagionale poiché il fronte di intervento è di 3500 metri".

"Alassio ha estrema necessità di iniziare a difendere realmente le sue attività ed il suo abitato, pochi metri di spiaggia non sembrano sufficienti" ribadiscono con forza i presidenti coinvolti. 

"Purtroppo, a malincuore, dobbiamo constatare, certo non in modo scientifico, che il ripascimento in corso sia già entrato, nella parte terminata tra il molo e la scogliera, in sofferenza, spostandosi con poche onde giunte con una pressione atmosferica decisamente alta (1016), nella parte di spiaggia sommersa lasciando molte zone con una profondità di spiaggia a difesa dell’abitato molto ridotta che difficilmente potrebbe resistere e funzionare da difesa di mareggiate importanti" osservano i rappresentanti degli operatori commerciali. 

"Questo lo si ipotizza anche sulla base della granulometria della sabbia che viene sversata poiché, sempre a nostro non scientifico punto di vista - aggiungono - sembra davvero molto piccola e forse anche più piccola rispetto a quella che è in realtà la granulometria media autoctona. Se le nostre preoccupazioni fossero fondate - è l'allarme lanciato - questo potrebbe accelerare ulteriormente questo processo di depauperamento del ripascimento".

L'invito è quindi, per chiunque abbia facoltà di decidere, di farlo in fretta: "Al sindaco chiediamo determinazione e coraggio poiché spesso, per cambiare realmente le cose, è necessario assumersi responsabilità coraggiose e importanti. Ma siamo certi, conoscendolo, sia in grado di farlo. Tutti noi ci auguriamo che il buonsenso prevalga e finalmente si possa tornare a dormire sonni tranquilli" concludono.

Redazione

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