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Al Direttore | 19 aprile 2021, 10:12

Lettera al direttore: "Spostamento della ferrovia a monte Andora-Finale: a che serve?"

Le perplessità di Paolo Forzano

Lettera al direttore: "Spostamento della ferrovia a monte Andora-Finale: a che serve?"

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione:

"Spostamento della ferrovia a monte Andora-Finale. Lunga telenovela "forse" ad un punto di svolta. 'Sembra' che verrà finanziata e realizzata . Dico 'sembra' perchè anche altre volte è 'sembrato'. Ora il governo ha sboccato 58 grandi opere tra cui il raddoppio Genova Ventimiglia tra Finale ed Andora. 1 miliardo e 540 milioni: la torta è appetitosa! Buona notizia? Cattiva notizia? Dipende!

Per me è il trionfo della progettazione senza senso. Perchè? Ma perchè alla base di un progetto ci devono essere tutti i problemi da risolvere ma anche e specialmente una visione 'funzionale' dell'opera da realizzare. A che cosa serve? E questa domanda sembra non se la siano posta correttamente. Traffico merci morto e defunto. Traffico alta velocità non permesso dalla linea. Traffico metropolitano 'assassinato' dalla eliminazione di molte stazioni e dallo spostamento delle stazioni nuove lontano dai centri abitati.

Vada per le merci, vada per l'alta velocità, vada per il traffico metropolitano. Che resta? Resta il boccone appetitoso di 1,54 miliardi! Chi ci guadagna? Chi costruisce! Chi sposta terra. Chi ha terreni attorno alle nuove stazioni che aumenteranno di valore. Chi costruirà nuove seconde case sui tracciati dismessi che sono 'sul mare'. Ma a noi cittadini ligure è quello che interessa? Chi ci rimette?

Gli abitanti di quasi tutti i paesi coinvolti, paesi senza la stazione, paesi con la stazione nuova lontanissima. E' chiaro che lo spostamento a monte non conviene a pendolari, studenti, lavoratori. Ma anche a persone senza patente o senza mezzo di trasporto privato. Non converrà a turisti che usano il treno, e di conseguenza alle categorie che lavorano con loro: commercianti, albergatori, ristoratori. E nella piana di Albenga andrà anche ad incidere su numerose attività agricole.

Il tanto sbandierato slogan a favore: 'c'è ancora il binario unico' è vero in parte, in quanto dei circa 32 chilometri di percorso circa 19 chilometri sono a binario unico, ma tra Loano e Finale, 9 chilometri, sarebbe anche possibile un raddoppio in sede, secondo studi delle Ferrovie. Rimarrebbero 'solo' 10 km a binario unico! Quindi un'altro sacco di Stato! Direi proprio di sì, ed alle spalle di chi di questa ferrovia ha più bisogno. La ferrovia con le sue frequenti fermate era di fatto una 'metropolitana' ligure, connetteva tutti i paesi di questo articolato e difficile territorio. Era sufficiente e necessario migliorare le velocità, l'accelerazione e la frenatura dei treni per migliorare di molto il servizio.

Ci sono casi in cui era bene intervenire come i passaggi a livello ed altro, per cui sono fatte fatte proposte meno costose e meno impattanti. Gianni Taboga combatte da 30 anni contro lo spostamento a monte: ha invitato progettisti norvegesi che hanno suggerito, per la piana albenganese, un passaggio sotterraneo che rispettasse la centralità delle stazioni. Inascoltato! Angelo Fresia, giornalista pubblicista, dice: 'Spostamento a monte della ferrovia un attacco alla nostra economia subiremo ancora in silenzio?'. Ed ancora: 'Mi sono interrogato a lungo sull’utilità di questo intervento. 'A cosa serve', mi sono chiesto, contestare pubblicamente un’operazione che vanta appoggi enormi nel mondo politico, economico e giornalistico? Che senso ha denunciare uno scempio per il nostro territorio che avrebbe bisogno di una mobilitazione pubblica fortissima per essere bloccato?'".

Tira e molla di tutte le amministrazioni che hanno approvato o non approvato il progetto di spostamento a monte della ferrovia ce ne sono state per decenni. Il risultato: molto discutibile! Concludendo: i soldi non li spendiamo 'noi' liguri, è vero, ma vorremmo che fossero spesi bene. Pro e contro quest'opera ce ne sono in abbondanza, ma se il trasporto ferroviario deve servire pendolari e turisti allora una domanda è 'a che serve?'".

Paolo Forzano

Lettera firmata

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