"L’incidente che ha coinvolto una donna incinta ha evidenziato quanto l’assenza del pronto soccorso ostetrico e del relativo punto nascite a Pietra Ligure sia un fattore di rischio addossato alle donne e le famiglie del ponente ligure. Questa volta è andata bene ma non possiamo sempre sperare nella fortuna... è sempre più urgente la riapertura del punto nascite del Santa Corona". Cosi commenta il Comitato "Nascere a Pietra".
"E’ fondamentale in questo periodo di urgenza ed emergenza riaprire il Pronto Soccorso Ostetrico. Bisogna evitare che situazioni di improvvise ed immediato pericolo per la salute materna e fetale non trovino risposta adeguata dal punto di vista della rapidità e della risoluzione".
"La chiusura "temporanea" del punto nascita dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure non significa soltanto che i bimbi non potranno più nascere a Pietra Ligure, ma significa anche: 1) assenza totale (chiusura) di un pronto soccorso Ostetrico/Ginecologico con conseguente impossibilità di assistere qualsiasi urgenza e emergenza; 2) depotenziamento ulteriore del Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di II° Livello; 3) decadimento del livelli minimi obbligatori di sicurezza propri di un Dea di II° livello, sede di trauma Center, Centro Ictus, Angiografia interventistica di ultima generazione; 4) impossibilità a erogare assistenza alle donne vittime di violenza sessuale in quanto il ginecologo non è presente dalle h 14,00 alle h. 8,00".
"Questa scelta di chiusura "temporanea" ha creato un vero e proprio vuoto assistenziale, non solo un disservizio - conclude - Il nostro territorio per la sua conformazione presenta una particolare complessità; pur non essendo eccessive le distanze, occorre molto tempo per percorrerle, tempo prezioso e fondamentale per la vita in una situazione di emergenza, urgenza ostetrica (trauma nella donna gravida, il distacco di placenta, l'emorragia del III trimestre di gravidanza, l'Hellp syndrome, il parto precipitoso)".