Sanità - 15 marzo 2021, 14:01

Campagna vaccinale, l'OMCEO difende l'operato dei medici di Medicina Generale: "No a colpe non nostre"

L'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri savonesi: "Chi aderirà lo farà con spirito di servizio, ma persistono delle difficoltà"

L'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Savona prende netta posizione a favore dell'operato dei Medici di Medicina Generale operanti sul nostro territorio per quanto riguarda la campagna vaccinale contro il Covid19 attualmente in atto.

Lo fa con una nota nella quale il vicepresidente Edmondo Bosco sottolinea lo "spirito di servizio" col quale gli stessi medici "hanno aderito al piano vaccinale sia come medici singoli che come appartenenti ai centri salute o ai gruppi delle medicine di associazione" "ben comprendendo la criticità del momento ed i doveri del proprio ruolo, sia deontologici che derivanti dalla convenzione, senza venire meno alle proprie responsabilità".

"Ovviamente ognuno collaborerà secondo le proprie possibilità, tenendo presente che il lavoro quotidiano non sarà certamente ridotto in un periodo difficile come questo, e coniugare l’attività di medici vaccinatori con quella di MMG non sarà certamente facile e rappresenterà un notevole impegno" aggiunge Bosco, riconoscendo come "gli ambulatori con un’organizzazione pre-esistente già ben rodata come quelli che si trovano presso i Centri salute e le medicine di associazione hanno potuto offrire una disponibilità maggiore ed una logistica molto efficiente".

"Va sottolineato ancora che la risposta dei medici del territorio è stata ben oltre il dovere e nonostante le difficoltà che si sono presentate - prosegue il dottor Bosco - Difficoltà legate al sistema di prenotazione che ha avuto all’inizio delle difficoltà operative importanti e che comunque è un sistema di utilizzo non intuitivo e complesso; i tempi decisionali ed organizzativi sono stati molto ristretti per ovvie ragioni ed in oltre, in alcuni casi, si è verificata una riduzione del numero delle dosi di vaccino distribuite e anche incertezza nelle consegne; le normative e disposizioni nazionali e regionali venivano modificate giornalmente creando dubbi non solo nei medici ma anche nella popolazione".

"È comprensibile il desiderio dei pazienti di essere vaccinati ma, purtroppo, le ultime vicissitudini del vaccino AstraZeneca hanno contribuito ad aumentare la confusione e le paure dei pazienti arrivando fino a provocare delle disdette di prenotazioni già effettuate" continua.

"Questa nuova esperienza quindi richiederà grande impegno, vi sarà certamente una prima fase di 'rodaggio', mediante la quale si individueranno le eventuali problematiche presenti e si lavorerà per migliorare l’offerta vaccinale. I medici di famiglia della nostra provincia non chiedono a nessuno di dirci 'bravi' ma, tramite il proprio Ordine Professionale, rifiutano colpe che non si meritano!" conclude il vicepresidente savonese dell'ordine.

Redazione