"Non comprendiamo l’annullamento del Consiglio provinciale di oggi chiamato a discutere sull’importante questione del rifiuti nel savonese: tra i punti all’ordine del giorno l’acquisizione delle quote SAT da parte della Provincia, nel quadro dell’Ambito Unico e dell’affidamento in house del servizio". Si apre così la nota stampa firmata dal Gruppo "Uniti per la Provincia" e composto dai consiglieri provinciali Massimo Niero, Mattia Fiorini e Rodolfo Mirri.
"Fermo restando l’assenza del presidente Olivieri per una improvvisa febbre, il Consiglio si poteva svolgere in videoconferenza oppure sotto la gestione del vice presidente della Provincia Francesco Bonasera - proseguono i consiglieri provinciali - La procedura di acquisizione delle quote rappresenta un passaggio essenziale per la realizzazione del piano e del ciclo integrato dei rifiuti: i tempi stringono (la scadenza per completare l’iter amministrativo è del 30 giugno) e davvero non capiamo questo rinvio, ambiguo e strano".
"Non vorremmo che dietro ci fosse una questione politica interna al centrodestra, magari legata a motivi elettorali per le amministrative o altro ancora… Il presidente Olivieri non si fida del suo vice presidente leghista? L’assenza di chiarezza è il dato di fatto! Anche perché da un punto di vista politico sembra proprio la Lega a volersi mettere di traverso rispetto alla delibera sulle quote SAT e il piano rifiuti. In Provincia c’è stato un lungo e complesso lavoro, a livello tecnico e istituzionale, per traguardare il nuovo piano dei rifiuti, un iter procedurale che potrà favorire standard elevati di servizio, con un complessivo processo di ottimizzazione e razionalizzazione del settore rifiuti che avrà ricadute anche sulle tariffe".
"Dunque, stiamo parlando di importanti e significativi benefici per i nostri cittadini e per l’intera comunità. Inoltre, non dimentichiamo che l’acquisizione delle quote da parte dell’ente provinciale è un atto di indirizzo conforme alla volontà di implementare il controllo pubblico sotto il profilo gestionale a garanzia dello stesso Ambito Unico e dell’affidamento in house, senza contare l’ulteriore rafforzamento della stessa SAT come azienda pubblica impegnata nel nuovo ciclo integrato dei rifiuti. La partenza concreta di una filiera moderna e compatibile con l’ambiente non può più essere rimandato" concludono Niero, Fiorini e Mirri.