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Politica | 11 marzo 2021, 11:32

I savonesi dell'Assemblea Nazionale del PD stanno col segretario Zingaretti. Lessi e Testa: "Ritiri le dimissioni: sarebbe un passo avanti"

"Mettiamo al centro gli interessi collettivi, non quelli individuali. Riconquistiamo la fiducia delle persone tramite l’ascolto e la concretezza"

I savonesi dell'Assemblea Nazionale del PD stanno col segretario Zingaretti. Lessi e Testa: "Ritiri le dimissioni: sarebbe un passo avanti"

"La comunità del Partito Democratico non può restare indifferente dinnanzi alle dimissioni del Segretario Nicola Zingaretti".

L'atto formale e irrevocabile presentato dal presidente della Regione Lazio ha scosso tutto il mondo del centrosinistra, non solo per il fatto di aver lasciato vacante una delle cariche principali, se non la più importante, del maggior partito dell'area politica in questione. Semmai per le motivazioni che hanno accompagnato questo gesto.

"Dalle parole del segretario capiamo che queste sono dimissioni sofferte che evidenziano conflitti irrisolti - spiegano Aurora Lessi e Giovanni Testa, membri savonesi dell'Assemblea Nazionale del PD - Ci invita alla riflessione; non dobbiamo rinchiuderci in noi stessi. Zingaretti ha dato l'esempio appena eletto aprendo le porte alle persone e realtà che ci circondano, mettendo in campo la 'politica dell'ascolto'. Bisogna decidere dove puntare la bussola e seguirla insieme, abbandonando l'individualismo esasperato" è dunque l'esortazione.

"Zingaretti si è candidato alla guida del PD con l’ambizione di 'cambiare tutto rispettando la storia di ognuno. Cambiare le politiche e promuovere una nuova generazione progressista'. Siamo una comunità che deve riconoscere e sfruttare le proprie differenze, non possiamo permetterci la dissoluzione sotto il peso delle nostre stesse divisioni" aggiungono in una nota i due dem savonesi Lessi e Testa, rispettivamente membro della segreteria provinciale e presidente dei Giovani Democratici provinciali. "Lottiamo tra le fila del Partito Democratico mettendo al centro le idee, mobilitando le persone, credendo nella democrazia e in un futuro giusto, sebbene talvolta perdiamo l'orientamento, non ci arrendiamo". 

L'augurio è quello di una "ritrovata unità della nostra classe dirigente e che Zingaretti possa ritirare le dimissioni per continuare insieme il lungo lavoro iniziato solo due anni fa" perché la strada da fare "anche all'interno della nostra piccola realtà, non immune al peso di queste logiche" è molta e la necessità, sottolineano, è di "non fermarsi ora". 

La richiesta al segretario dimissionario non è quella "di fare un passo indietro, ma di andare avanti. Per aprire una nuova fase c'è bisogno di esplicitare cosa non va e quali errori sono stati commessi. Dobbiamo dire quale partito vorremmo".

"Il modello economico oggi prevalente ha ottenuto risultati imponendo un prezzo altissimo ai sistemi naturali e sociali - riflettono Lessi e Testa - Da una parte inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione della biodiversità, dall’altra livelli di diseguaglianza che, assieme alle crisi innescate dal sistema finanziario, contribuiscono a dare forza a movimenti populisti". 

"E’ chiaro che molte cose non funzionano. Noi lottiamo per una prosperità condivisa, non dobbiamo limitarci a redistribuire il reddito attraverso imposte, bonus e trasferimenti, dobbiamo pensare più in grande: dal fisco allo stato sociale, dall’istruzione alla lotta ai monopoli, dal diritto sindacale agli incentivi per il lavoro femminile, dalle infrastrutture al sistema penale, dal contrasto alla povertà alla sanità pubblica. L’obiettivo comune deve restare la lotta alle diseguaglianze partendo dal principio, verso una società giusta, dinamica e inclusiva. Ricordiamo sempre che senza maggiore uguaglianza non c’è neanche crescita sostenibile" precisano.

"Abbattiamo i muri dell’odio e dell’indifferenza dando per primi l’esempio.  Battiamoci per una politica che privilegia i contenuti politici alla comunicazione vuota. Mettiamo al centro gli interessi collettivi, non quelli individuali. Riconquistiamo la fiducia delle persone tramite l’ascolto e la concretezza. Un futuro diverso è possibile, crediamo con umiltà nella forza delle idee che vanno oltre il semplice individuo e ci rendono una comunità" concludono. 

Redazione

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