Si è riunita lo scorso 24 febbraio presso l’ufficio del Questore di Savona una delegazione di Fratelli d’Italia e Lega, rappresentate da Alfio Sciuto, responsabile Regionale FdI per le forze dell’ordine, Fabio Canesi, responsabile Regionale FdI per le forze armate e Roberto Tomatis, consigliere comunale di Albenga della Lega.
"L’iniziativa, per voce di Tomatis, si è concretizzata trovando il pieno sostegno anche di FdI poiché il tema sollevato, quello dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza riguardante la cittadina, è pienamente condiviso. È stata molto apprezzata la disponibilità del Questore di Savona che ci ha ricevuto, anche in tempi celeri, considerando la vastità di impegni istituzionali e soprattutto il problema della pandemia Covid, potendo così constatare che a volte, a dispetto delle facili chiacchiere da social, si espongono anche persone reali che documentano altrettanto reali preoccupazioni" spiega Alfio Sciuto, responsabile Regionale FdI per le forze dell’ordine.
"Conoscendo le autorità di Polizia, già bene il territorio albenganese e le sue problematiche, si è comunque voluto sottolineare ulteriormente la giustificata preoccupazione di una parte della cittadinanza, che stenta ad arrendersi ed a sottomettersi alla passiva accettazione di un degrado urbano oggettivo, che altri invece ritengono un male accettabile e quasi fisiologico. È seguita una sommaria enunciazione dei recenti fatti di cronaca quali ripetuti furti d’auto con speronamenti, fucili a canne mozze ritrovati dentro garage, sequestri di dosi di droga pronti per lo spaccio, aggressioni con lesioni ai danni delle forze dell’ordine, presenze costanti di soggetti prevalentemente di origine nordafricana, dediti alle più svariate forme di provocazione, disturbo e oltraggio alla pubblica decenza, ghignanti di una soddisfazione che amareggia e svilisce un’attenta e sensibile cittadinanza".
"Tra le richieste emerse durante il colloquio, è stato chiesto di provvedere se e per quanto possibile, ad una chiusura totale e duratura di quegli immobili cittadini, in primis il vecchio ospedale di piazza del Popolo, e non, come gli ex cantieri navali di Vadino ad esempio. Facendo in modo che cessino di rimanere zone franche e luoghi di un bivacco inaccettabile. Esternando una già chiara comprensione e soddisfazione per gli impegni in atto, tra cui l’oggettiva presenza dei “Nuclei Anticrimine” di Genova durante l’estate trascorsa e periodicamente inviati sul nostro territorio, si è chiesto di potenziare maggiormente il pattugliamento e lo stazionamento nelle zone dedite allo spaccio" prosegue.
"Si è chiesto inoltre di effettuare eventuali servizi congiunti nell’ottica di “sicurezza urbana integrata” che possano coinvolgere più spesso le considerevoli Forze di Polizia presenti sul territorio considerate un enorme e preziosa risorsa forse poco valorizzata nel suo insieme. Si è addirittura arrivati, con un pizzico di sana e speranzosa ingenuità, immaginando una migliore concentrazione di energie e competenze, troppo spesso disperse tra Forze di Polizia diverse tra loro, a chiedere di valutare l’istituzione di un “reparto interforze” dedicato unicamente al contrasto e alla lotta contro lo spaccio e la detenzione-consumo di stupefacenti".
"Le parole spese dal Questore, non sospette formule preconfezionate di cortesia per gli ospiti, ci hanno rincuorato ribadendo il monitoraggio sempre attento e condiviso del territorio anche con le altre Forze dell’Ordine, comprensivo del prezioso contributo anche della polizia locale, e soprattutto la possibilità di migliorare ulteriormente i servizi di prevenzione e repressione, suggerendoci anche di sfruttare al meglio l’istituto del “controllo del vicinato”, privilegiando le segnalazioni telefoniche al numero unico di emergenza piuttosto che futili segnalazioni sui social".
“Attenzione c’è e ci sarà” è stato infine il saluto di commiato del Questore, che ci lascia sperare in una nuova e più serena vivibilità non solo della città di Albenga, ma auspicabilmente di tutto il territorio limitrofo, come ad esempio Alassio, cittadina posta quasi “sotto assedio” quest’estate, da parte di qualche manipolo di esasperanti baby-delinquenti" conclude.