Il 26 settembre 2020 è ufficialmente entrato in vigore il Decreto 116/2020 che modifica in modo sostanziale la parte IV del Testo Unico Ambientale, ridisegnando le regole sui rifiuti in attuazione delle direttive Ue, meglio note come “Pacchetto Economia Circolare”.
L'applicazione del Decreto legislativo riordina la materia del rifiuto e, tra le altre cose specificative delle tipologie di rifiuto, inserisce disposizioni che consentono alle attività produttive che producono rifiuti assimilati ai rifiuti urbani di avviarli a recupero al di fuori del servizio pubblico, ottenendo uno sgravio sulla tariffa in ragione dei quantitativi di rifiuti conferiti.
"Il principio di consentire lo smaltimento dei rifiuti provenienti da utenze non domestiche ai diretti interessati, in linea di massima, è meraviglioso, - dichiara Alessandro Bozzano, consigliere regionale di Cambiamo! - ma, purtroppo, può causare problemi di grande importanza: il primo problema riguarda la gestione ambientale del territorio da parte delle aziende comunali che devono mantenere una loro sostenibilità per poter effettuare un servizio puntuale e preciso. Il secondo aspetto concerne, invece, l’applicazione della Tari che viene determinata in base a una serie di criteri definiti da ARERA, l’agenzia preposta per la tariffazione comunale e statale".
"Togliere dall'imposizione una parte di utenze non domestiche comporterà che, per bilanciare le entrate, le utenze domestiche subiranno un forte aggravio fiscale. - prosegue ancora Bozzano - Stiamo parlando, certamente, di un Decreto legislativo e la Regione tecnicamente non può nulla, però la disposizione di attuazione delle Direttive comunitarie prevede che lo stato, entro 24 mesi, possa modificare il corpo del Decreto stesso".
"Noi con un Ordine del Giorno chiederemo che il Presidente Giovanni Toti e la Giunta si attivino nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni per sensibilizzare il Governo su questo effetto potenzialmente negativo sulle famiglie. - conclude il consigliere arancione - Chiediamo che lo Stato provveda, in tempi brevi, a stralciare la parte di Decreto che potrebbe generare queste enormi difficoltà ai cittadini e alle amministrazioni locali. Il nostro obiettivo è quello di non aumentare la tassazione alle famiglie, ma vogliamo tornare alle origini e equilibrare l’imposizione TARI ai cittadini e alle utenze non domestiche, mantenendo il servizio puntuale, nell’interesse turistico e ambientale delle nostre città".