Politica - 18 febbraio 2021, 10:49

"I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi": il savonese Mantero fuori dal M5S

Il capo politico del MoVimento, Vito Crimi: "Venuto meno il rispetto del voto su Rousseau"

"I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi".

Questa la perentoria affermazione del capo politico del Movimento 5 Stelle ad interim Vito Crimi dopo il voto contrario di ieri in Senato di quindici esponenti pentastellati. Tra questi anche il savonese Matteo Mantero, eletto nel 2013 alla Camera dei Deputati e rieletto alle politiche del 2018 al Senato.

"Ieri al Senato il MoVimento 5 Stelle ha votato sì. Non lo ha fatto a cuor leggero, è evidente. Ma lo ha fatto. Lo ha fatto con coerenza, nel rispetto dell'orientamento emerso in seguito all'ultima consultazione, dove la maggioranza dei nostri iscritti si è espressa a favore. E lo ha fatto con coraggio, assumendosi la responsabilità di una scelta che non guarda all'interesse esclusivo del MoVimento o al facile consenso, bensì agli interessi di tutti i cittadini italiani e della nostra comunità nazionale. Quello di chi ha votato sì è un voto unitario, una responsabilità collettiva, non del singolo. I compromessi con sé stessi, con i propri credo, convinzioni e valori, sono quelli più difficili. Riuscire ad affrontarli e sostenerli per il bene di un Paese che sta vivendo il momento più difficile della sua storia recente non è una sconfitta, è un valore aggiunto in termini di etica e dignità" dice Crimi in un post sulla sua pagina Facebook.

"I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all'impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l'altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l'esecutivo e l'opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all'opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del MoVimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo" prosegue il capo politico ad interim. "Sono consapevole che questa decisione non piacerà a qualcuno, ma se si pretende rispetto per chi la pensa diversamente, lo stesso rispetto si deve a chi mette da parte le proprie posizioni personali e contribuisce al lavoro di un gruppo che non ha altro obiettivo che quello di servire i cittadini e il Paese" conclude Vito Crimi.

Mantero nel suo post aveva specificato che "non smetterò di essere del M5S, non smetterò di portare avanti i principi e valori con cui siamo nati per questo non sosterrò un governo che ritengo pericoloso. Ps: non faccio parte di nessuna corrente, non sono vicino a nessuno o sono vicino a tutti, non parteggio per nessuna fazione. Provo nel bene o nel male a pensare con la mia testa".

Luciano Parodi