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Attualità | 14 febbraio 2021, 11:03

Comitato a difesa del Punto Nascite del Santa Corona: "Risposta sindaci inebriante. Ma da Asl voci inaccettabili"

Il giorno dopo della manifestazione lascia una sensazione "dolce e amara" per i promotori della catena umana

Comitato a difesa del Punto Nascite del Santa Corona: "Risposta sindaci inebriante. Ma da Asl voci inaccettabili"

E' "dolce e amara" la sensazione dei promotori della catena umana che ieri, sabato 13 febbraio, ha abbracciato non solo idealmente il Santa Corona di Pietra Ligure per richiederne la riapertura quanto prima possibile del Punto Nascite e ribadire la necessità di mantenere in futuro i reparti di Ostetricia e Ginecologia.

"E’ dolce perché la risposta dei cittadini, dei sindaci e delle pubbliche assistenze è stata forte e inebriante. I Sindaci e le pubbliche assistenze hanno risposto con voce forte e chiara" spiegano dal Comitato "Giù le mani dal Punto Nascite del Santa Corona".

Hanno partecipato con la fascia tricolore i rappresentanti di questi comuni: Rialto, Stellanello, Onzo, Cisano sul Neva, Boissano, Pietra Ligure, Spotorno, Ceriale, Giustenice, Loano, Garlenda, Vezzi Portio, Bardineto, Finale Ligure, Villanova d’Albenga, Calice Ligure, Casanova Lerrone, Albenga, Alassio, Vendone, Osiglia, Borgio Verezzi, Orco Feglino, Erli, Laigueglia, Tovo San Giacomo, Borghetto Santo Spirito, Toirano, Balestrino, Castelbianco, Ortovero e Noli.

Erano presenti in uniforme le seguenti pubbliche assistenze: Croce Bianca di Borghetto, Croce Rossa di Magliolo, Pietra Soccorso, Croce Bianca di Finale Ligure, Croce Bianca di Calice, Croce Rossa di Loano, Croce Bianca di Albenga, Croce Verde di Bardineto, Croce Bianca di Borgio Verezzi, Croce Bianca di Imperia, Croce Bianca di Laigueglia e Croce Bianca di Noli.

"Abbiamo letto e condiviso i nostri riferimenti che ci accompagnano in questa battaglia sociale: l'articolo  31 e 32 comma 1 della Costituzione; uno stralcio dell'articolo 152 del Trattato istitutivo della Comunità europea e uno dell'articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; l'articolo 24 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e infine il Giuramento di Ippocrate" continuano.

"Abbiamo iniziato e concluso leggendo il nostro manifesto con le nostre richieste alla ASL2 e alla Regione Liguria. Si tratta di richieste semplici e di buon senso. Abbiamo anche fornito idee per ovviare alle carenze di personale: concorso ostetriche, bandi a tempo indeterminato, utilizzo servizi di cooperative di medici, benefit per i dottori provenienti da fuori. Tutte opzioni che pensiamo siano utili".

"Oltre al dolce però c’è anche l’amaro, tra i partecipanti scorreva una sensazione che proviamo a descrivere - aggiungono dal comitato promotore - La sensazione è paragonabile a quello che pensiamo abbiano provato le persone che hanno partecipato ai funerali di stato per le vittime della mafia, quando tra i partecipanti erano presenti anche i mandanti di quelle stragi. Per noi oggi, pur essendo un momento di gioia e condivisione è stato anche un momento di lutto, perché una parte dell’Ospedale Santa Corona non esiste più".

Inoltre "l’Asl come per infierire, fa trapelare che non si riaprirà prima di 6 mesi. Affrontare un’estate con un probabile aumento delle presenze, è per noi inaccettabile! Troppo rischio! Anche questo sarà definito 'procurato allarme'? Noi siamo troppo preoccupati dalla realtà che vediamo, non ci spaventano certo paventate denunce. Ci aspettiamo fatti dall’ASL2 e dalla Regione Liguria, fatti che a oggi non si sono visti" concludono.

La campagna prosegue con ancora più forza, è possibile seguire tutti gli aggiornamenti della campagna al seguente link (CLICCA QUI) dove, chi fosse disponibile a sostenere l’attività della campagna, può richiedere anche l’iscrizione al gruppo Facebook.

Prosegue inoltre la raccolta firme online su change.org (CLICCA QUI) per la petizione rivolta al Presidente della regione Liguria Giovanni Toti.

Redazione

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