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Politica | 12 febbraio 2021, 10:00

Finale, piano triennale delle opere, opposizione critica: "Colpisce più ciò che manca"

Manutenzione ordinaria, elementari del Borgo e rete sentieristica: "Le Persone al Centro" sottolineano questi temi, ancora senza finanziamento

Finale, piano triennale delle opere, opposizione critica: "Colpisce più ciò che manca"

"E’ quello che non c’è che costituisce il vero dato politico del piano triennale delle opere pubbliche: quello che l’amministrazione comunale ha ritenuto non meritasse un finanziamento di almeno centomila euro in uno dei tre anni".

Non risparmia le critiche a quanto presentato lunedì scorso dalla giunta Frascherelli il gruppo di opposizione de "Le Persone al Centro", concentrandosi su "almeno tre i punti che ad oggi avrebbero meritato più attenzione" con alcune proposte per migliorare quanto meriterebbe tale trattamento di rilancio.

Innanzitutto "e per distacco" il gruppo ora capitanato dall'avvocato Camilla Fasciolo sottolinea come quello che si potrebbe ascrivere sotto la voce "decoro pubblico", con l'assenza di "un piano sistematico di manutenzione che da ordinaria ormai dovrebbe essere elevata al rango di straordinaria". "Finale - accusano - è una città sporca e trasandata e occorrerebbe un vero e proprio piano Marshall per ridarle ordine, decoro e dignità".

"Rispettare la storia e la memoria della città crea maggior attaccamento in chi la vive e rinsalda quel giusto bagaglio di valori identitari, fondamentali per gestire le future sfide cittadine". Da qui la proposta: "Una mail quindicinale, protocollata con tutti gli interventi segnalati da cittadini e turisti è l’iniziativa che lanceremo presto per supportare questo argomento".

Altro tema caro alla minoranza, quello dell'edilizia scolastica. In particolare sull'annosa questione riguardante la primaria "Celesia": "In anni Covid e dopo gli annunci dello scorso luglio, ci ha poi stupito l'assoluta assenza di ogni intervento per la Scuola Elementare di Finalborgo, da una nuova sede nel Rione, all'inopportuno ampliamento delle già congestionate scuole di via Brunenghi. Neanche 1 euro, solo chiacchiere".

Non poteva infine mancare l'outdoor nei campi d'interesse della minoranza. Anche su questo tema, seppur con toni decisamente meno entusiastici nell'ultimo anno circa a causa di una pandemia che ha fortemente condizionato il numero di presenze sul territorio, ad accusare "il mancato inserimento della gestione della rete sentieristica e della realizzazione di servizi e parcheggi a servizio delle palestre di roccia" è stato il consigliere Folco.

"Siamo consapevoli che dai programmi GAL, tutt'altro che tempestivi, possano arrivare risorse importanti per interventi straordinari - ha ricordato anche durante l'assemblea il neo consigliere -, ma riteniamo che la 'Capitale dell'outdoor' debba gestire in maniera più sistematica ed organizzata lo splendido territorio che la circonda, fondamentale in chiave turistica".

Tuttavia un punto d'incontro con le strategie dell'amministrazione c'è. E' "lo stato di degrado di via Dante: siamo lieti che anche l’amministrazione, dopo averla disastrata, abbia finalmente maturato, almeno formalmente, questa sensibilità". 

Redazione

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